NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Procura Reggio dice no ad avocazione inchiesta su Cisterna

      Alberto Cisterna

    Procuratore Cisterna

     

    Procura Reggio dice no ad avocazione inchiesta su Cisterna

    04 ott 11 La Procura generale di Reggio Calabria ha deciso di non avocare l'inchiesta coordinata dalla Dda reggina sul procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna, indagato per corruzione in atti giudiziari dopo le dichiarazioni del boss pentito della 'ndrangheta Antonino Lo Giudice. L'avocazione era stata chiesta dallo stesso Cisterna. A rendere nota la decisione è stato il procuratore generale Salvatore Di Landro. "In data odierna - è scritto nella nota di Di Landro - la Procura generale presso la Corte di appello di Reggio Calabria ha depositato il provvedimento con cui, allo stato degli atti, si è determinata a non procedere ad avocazione ai sensi dell'art. 372 codice procedura penale del procedimento n. 4291/2001 RGNR, ritenendo, in esito alle informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e della Procura della Repubblica di Catanzaro, insussistenti le condizioni di incompatibilità, individuate specificatamente dal comma 1 lett. b) dell'art.372 c.p.p., di uno dei pubblici ministeri assegnatari delle indagini, essendo l'altro titolare lo stesso procuratore della Repubblica, che ha mantenuto a sé la coassegnazione del procedimento. Il provvedimento è stato emesso in esito all'esame dell'istanza-sollecitazione ad avocare presentata dal dott. Alberto Cisterna". "In tali casi - prosegue Di Landro - in presenza delle condizioni individuate dall'art.372 c.p.p., l'avocazione è atto dovuto e prescinde dalle istanze di parte. La Procura generale é stata tenuta informata delle indagini relative. Le informazioni fornite dagli Uffici inquirenti suindicati e l'esame degli atti del relativo procedimento, unitamente alla documentazione afferente i richiami alla posizione del pubblico ministero del quale si è prospettata una incompatibilità, hanno consentito a questa Procura di ritenere insussistente una situazione di incompatibilità del pubblico ministero di primo grado co-titolare del procedimento". "Il provvedimento, che dispone la non avocazione delle indagini - conclude Di Landro - è adottato allo stato degli atti, restando peraltro la Procura generale in attesa delle ulteriori notizie sulla definizione dei procedimenti iscritti presso la Procura di Reggio Calabria sulla cosca Lo Giudice e sulla base delle dichiarazioni di taluni indagati e collaboratori di giustizia". Nelle scorse settimane, la Corte di Cassazione aveva stabilito che la competenza dell'inchiesta rimanesse a Reggio Calabria.

    Risocntrate anomalie "Mi astengo da qualsiasi commento sul provvedimento adottato in data odierna dalla Procura generale di Reggio Calabria, non ritenendolo opportuno alla luce della grave minaccia patita dal collega Giuseppe Lombardo". E' quanto sostiene in una dichiarazione il procuratore aggiunto della Alberto Cisterna. "Questo - ha aggiunto - è il momento in cui ai magistrati di Reggio, e innanzitutto a Giuseppe Lombardo, vittima dell' ennesimo assalto mafioso, spetta ed è dovuta una solidarietà ampia e reale, come quella che io esprimo, perché tutti possano lavorare in modo sereno a favore della collettività". "Non posso, comunque, nascondere la mia soddisfazione - ha sostenuto Cisterna - perché constato che l'istanza di avocazione ha consentito di rimettere ordine nel fascicolo processuale a disposizione della Procura della Repubblica ed eliminare l"errore del brogliacciò e l"errata trascrizioné di alcuni importanti atti che lo compongono ed ha consentito, altresì, di ottenere, sempre per merito del Procuratore generale, nuove trascrizioni, l'ultima delle quali depositata in data 28 settembre ossia appena cinque giorni or sono, su un file audio scopertosi addirittura incomprensibile". "Constato - ha concluso Cisterna - che ogniqualvolta un 'giudice terzo', sia esso la Procura generale della Cassazione, sia quella guidata dal dottor Salvatore Di Landro si accosta agli atti del procedimento che mi riguarda si riscontrano criticità ed anomalie. In fondo era questa l'esigenza di controllo che aveva guidato la mia iniziativa per l'avocazione". (

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2010 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore