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    Domani parte Campagna post-sisma Calabria 2011

     

     

    Domani parte Campagna post-sisma Calabria 2011

    24 nov 11 Tre giorni di incontri, ma soprattutto di esercitazioni per verificare l'efficienza e l'adeguatezza delle procedure di protezione civile in caso di terremoto e per sensibilizzare gli studenti alle corrette procedure da adottare. Scatta domani la tre giorni di attività "Calabria 2011", dedicata alla preparazione della risposta emergenziale in una delle regioni a maggior rischio sismico, caratterizzata anche da rischi indotti, come frane e tsunami, e da una alta vulnerabilità delle reti stradali e ferroviarie, nonché di porti e aeroporti. "Calabria 2011", organizzata dal Dipartimento della Protezione civile nazionale e dalla Protezione civile della Regione Calabria in collaborazione con le Prefetture, le Province e le strutture operative territoriali e nazionali, si inserisce in un lavoro avviato all'inizio dell'anno sulla pianificazione dell'intervento del sistema nazionale di protezione civile a seguito di un terremoto di forte intensità, e rappresenta, per gli organizzatori, "un test fondamentale". La prima giornata, quella di domani, coincide con l'annuale appuntamento della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. A Lamezia Terme, con la partecipazione prevista del capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, verranno presentati i risultati della "III Indagine su percezione e conoscenza del rischio sismico fra studenti e genitori". Sarà l'occasione, sostiene il Dipartimento della Protezione civile, per riflettere sul grado di informazione e sull'atteggiamento di bambini e ragazzi, ma anche dei loro genitori, rispetto al rischio terremoto. L'indagine, realizzata da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile nell'ambito del progetto "Imparare Sicuri", ha coinvolto le scuole nella quasi totalità delle regioni italiane, anche attraverso questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primarie, 1.160 delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477 genitori. Nelle scorse settimane, proprio per favorire la divulgazione della cultura di protezione civile a partire dalle nuove generazioni, gruppi formati da esperti del Dipartimento, della Regione, dei vigili del fuoco e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno tenuto seminari informativi per tutti i dirigenti scolastici e i responsabili di sicurezza degli istituti scolastici. Tutte le scuole calabresi sono state invitate a organizzare, domattina, prove di evacuazione degli edifici, a cui si affiancheranno, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale e la Protezione civile della Regione, iniziative di informazione sul rischio sismico ed incontri con i rappresentanti delle strutture territoriali di protezione civile nelle aree d'attesa della popolazione previste dalla pianificazione comunale di emergenza. Sabato 26 sarà invece la giornata dedicata al test esercitativo, che si svolgerà prevalentemente "per posti di comando": mirato cioé a verificare procedure e modalità di comunicazione in emergenza rispetto alle prime attivazioni del Sistema di protezione civile nazionale e territoriale, e all'attivazione dei Centri operativi e di coordinamento a livello regionale, provinciale e comunale. Contemporaneamente, nella sede del Dipartimento della Protezione Civile nazionale a Roma si attiverà il Comitato operativo. Inoltre, in parallelo, nelle cinque province calabresi saranno messi in atto alcuni scenari d'intervento per testare la risposta delle strutture presenti sul territorio rispetto a specifici contesti operativi, a cui seguiranno incontri di valutazione a livello locale per evidenziare i risultati ottenuti e le criticità emerse. La mattinata di domenica, infine, sarà dedicata al debriefing sul territorio, nella sede della protezione civile regionale a Germaneto di Catanzaro.

    "Si è trattato - ha dichiarato il sottosegretario Torchia - di un intenso lavoro di pianificazione che ha coinvolto un numero particolarmente importante di operatori che hanno partecipato a gruppi di lavoro tematici, con numerose riunioni preparatorie. In particolare, in quest'ultimo mese, c'é stato un crescendo dell'attività con l'incontro con tutti i sindaci calabresi ed i seminari con i docenti delle scuole calabresi. Il coinvolgimento dei sindaci - ha evidenziato Torchia - è stato un momento importante della pianificazione, perché la prima risposta ad un evento sismico di forte intensità deve venire proprio dal territorio, sia per quanto riguarda il coordinamento dei soccorsi ai cittadini sia per la gestione di tutte la altre attività emergenziali, compresa la continuità amministrativa. Ovviamente il presupposto essenziale di tutta l'attività riguarda la sensibilizzazione e le attività divulgative". Pertanto, domani, in concomitanza con la "Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole", si svolgerà una prova di evacuazione degli edifici, a cui si affiancheranno, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale, iniziative di informazione sul rischio sismico ed incontri con i rappresentanti delle strutture territoriali di protezione civile presso le aree d'attesa della popolazione previste dalla pianificazione comunale di emergenza. All'iniziativa ha aderito la quasi totalità delle scuole elementari, medie e parte delle scuole superiori della regione, ed in particolare circa 200 istituti nella provincia di Cosenza, di cui 23 nella sola città capoluogo, 90 nella provincia di Catanzaro, di cui 21 nella sola città capoluogo, 45 nella provincia di Crotone, di cui 21 nella sola città capoluogo, 130 istituti nella provincia di Reggio Calabria, di cui 42 nella Città capoluogo, 50 nella provincia di Vibo Valentia, di cui 17 nella città capoluogo. "Il successo di questa giornata - ha detto ancora il sottosegretario -, che vede una così grande partecipazione, è dovuta all'attenzione e alla sensibilità del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, che ringrazio a nome del Dipartimento nazionale e di tutta la Regione. Senza il suo contributo, la valenza dell'iniziativa non avrebbe avuto lo stesso impatto e la stessa efficacia. E' chiaro - ha aggiunto infine Torchia - che il principale luogo di apprendimento e di sensibilizzazione sono le scuole. Per questo ritengo che l'iniziativa per le dimensioni che ha assunto tra gli studenti abbia tutti i requisiti per ritenersi un grande successo".

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