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    Boscaiolo ucciso a Guardavalle, probabile una lite

     

     

    Boscaiolo ucciso a Guardavalle, probabile una lite

    24 mar 11 Chi ha ucciso Agostino Gerace, il boscaiolo di 33 anni il cui cadavere è stato rinvenuto in una campagna del comune di Guardavalle, ha scaricato contro di lui tutta la sua rabbia. Il cranio fracassato con un oggetto contundente che non sarebbe stato ancora ritrovato è la prova tangibile di un atto violento consumato nei confronti dell’uomo, probabilmente scaturito al termine di una furibonda lite. Questa, infatti, è l’ipotesi principale su cui si muovono i carabinieri del Reparto operativo provinciale che conducono le indagini con i colleghi della Compagnia di Soverato. Gerace è stato ucciso mentre era intento a tagliare un grosso albero di faggio, ma restano ancora diversi dubbi sull’episodio. Per questo, stamani, i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche sono tornati in località Elce della Vecchia nel tentativo di raccogliere ulteriori elementi. Si cerca l’oggetto con cui l’uomo è stato ucciso, ma anche qualche prova su quante persone si trovavano in quel bosco quando Gerace è stato ucciso. Non è ancora chiaro, infatti, se l’uomo si sia recato da solo nella zona e, soprattutto, da quante persone è stato raggiunto successivamente e per quale motivo. Tutti elementi utili per ricostruire non solo l’identikit dell’assassino, ma anche il movente. Appare lontana, anche se mai esclusa completamente, l’ipotesi di un delitto legato alla “faida dei boschi”, con la lunga scia di sangue che negli ultimi mesi sta interessando il comprensorio del Soveratese. Una teoria spinta solo dai precedenti della famiglia Gerace: un fratello di Agostino fu ucciso a soli 14 anni, il 28 settembre 1981, il padre, Spartaco, rimase ferito in un agguato, quindi, nell’agosto del 1988, fu ucciso uno zio di Agostino, Libero Gerace. Al momento sono solo questi fatti a non fare escludere, quindi, un collegamento con ambienti della criminalità organizzata. Perchè, per il resto, l’omicidio di Agostino Gerace appare essere più un fatto estemporaneo, legato a un momento di collera, ad una lite finita in tragedia, considerato anche che non è stata usata nessuna arma da fuoco. In ogni caso, nelle prossime ore sarà affidato l’esame autoptico al medico legale dell’Università di Catanzaro, Giulio Di Mizio, che già ieri ha potuto portare a termine una verifica esterna del cadavere.

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