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    Esclusivo: il sensitivo Allocchi rivela "Rina Pennetti e' stata uccisa"

      Rina Pennetti

     

    Esclusivo: il sensitivo Allocchi rivela "Rina Pennetti e' stata uccisa per passione"

    23 mar 11 "Rina Pennetti e' stata uccisa per un amore non corrisposto". A proferire queste parole, in una intervista rilasciataci in esclusiva, sulla scomparsa della donna cosentina avvenuta il 6 ottobre del 2009 e' Mario Allocchi, il famoso sensitivo di Civitavecchia salito alla ribalta delle cronache per aver predetto la tragica fine di Yara Gambirasio, Sara Scazzi, Simona Melchionda e Barbara Corvi. Tutte persone scomparse e rinvenute prive di vita. Allocchi va oltre e afferma che dopo una seduta di radioestesia avrebbe individuato anche l'autore nell'ultima persona che l'ha vista. Secondo il sensitivo, che e' stato contattato dalla sorella della Pennetti via email e dalla quale ha ricevuto una foto ed altre informazioni, Rina sarebbe morta al contrario di quanto afferma l'altra sensitiva che si e' occupasta del csao, la Laboragine he invece sostiene che Rina sarebbe viva in Veneto. Allocchi ha lavorato sulla foto di Rina, che le ha spedito la sorella, in cui appare la donna con la persona con cui si e' allontanata. Questa persona sarebbe, sempre secondo le intuizioni di Allocchi, proprio la persona che l'ha fatta sparire. Alle 19 Allocchi va in Commissariato di Civitavecchia e rilascia la denuncia in cui specifica pure che "la Pennetti sarebbe rimasta vittima di un omicidio passionale. Perche' la persona che lo accompagna, nella foto, sarebbe stato innamorato di Rina, ma sarebbe stato un amore non corrisposto"

    Qui di seguito l'audio dell'intervista in esclusiva ad Allocchi.

    Audio dell'intervista ad Allocchi

    Mario AllocchiMario Alocchi (nella foto), vive a Civitavecchia, 40 anni , e fa parte di quella categoria di persone che, con particolari pratiche "paranormali", che lui definisce “esercizi di carattere esoterico” riuscirebbe ad individuare il luogo dove si trovano persone scomparse, ma anche a capire cosa è successo, attraverso immagini, molto spesso fornite dagli stessi parenti delle persone scomparse.

    Alocchi si è occupato di diversi casi tra i quali quello di Yara Gambirasio dichiaro' che fece un: "esperimento che segnalava aspetti negativi, immediatamente dopo, svolgendo numerosi consulti per capire cosa fosse successo ho visto che Yara potrebbe essere caduta in una trappola tesa da un soggetto “disturbato”, che Yara avrebbe conosciuto, ma non una persona di famiglia, questo soggetto da tempo aveva adocchiato Yara, sicuramente sarebbe andato spesso a vederla quando faceva ginnastica e gravita in qualche modo intorno a quella palestra”.

    Ma fecero molto piu' clamore le sue rivelazioni sul caso di Sara Scazzi, quando durante le indagini affermo' di aver visto il corpo della povera Sara, attraverso la tecnica della radioestesia. "Prima ho usato la radioestesia, la tecnica che attraverso un pendolino e la fotografia della persona scomparsa ci fa capire se colei che cerchiamo è ancora in vita. Purtroppo sia la radioestesia sia le carte mi hanno confermato che Sara avrebbe fatto una tragica fine". Allora si spense anche ad indicare i colpevoli come parenti giovani vicino la povera Sarah. Ma su questo caso ce'è un procedimento in corso.

    Famoso anche per essersi occupato, uno dei primi, ed aver scoperto, attraverso le sue tecniche, dell’atroce destino che aveva coinvolto Simona Melchionda, la donna di Novara uccisa dal carabiniere Luca Sainaghi. "Le mie carte avevano visto una divisa, mi avevano dato l’immagine del killer".

    Allocchi si occupo' anche del caso di Barbara Corvi la giovane mamma scomparsa da Amelia, Terni, il 16 novembre del 2009. Così raccontava Alocchi a Terni Magazine nel luglio di un anno fa: “Temo che per Barbara non c’e’più niente da fare, è stata portata via da Amelia, nutro forti dubbi sull esue sorti”, affermava lapidario il “sensitivo” di Civitavecchia che si è occupato del caso, l’ho scoperto con la radioestesia“l’ho messo anche per iscritto ai Carabinieri di Amelia”.

    La radioestesia e' quella facoltà che consentirebbe ad alcune persone di percepire radiazioni elettromagnetiche tramite una bacchetta o un pendolino. La bacchetta è utilizzata in particolare per trovare l’acqua (rabdomanzia), mentre il pendolino è utilizzato per diagnosticare una malattia, scegliere i medicinali, ritrovare oggetti o persone scomparse. Esistono, secondo gli esperti del campo, due metodi: quello 'diretto', se il radioestesista si trova sul posto, oppure quello 'indiretto', se il radioestesista si avvale di qualche strumento intermediario, come una carta geografica (nel caso in cui si cerchi di ritrovare una persona o un oggetto) o di una fotografia (nel caso di una diagnosi). Spesso il pendolino viene utilizzato anche come strumento di predizione o di veggenza

     

     

     

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