Agguato di San Calogero eseguito con 2 armi, vittima coinvolta in traffico internazionale di coca

13 mar 11 Due armi, un fucile calibro 12 caricato caricato a pallettoni ed una pistola, sono state usate nell'agguato nel quale ieri sera a San Calogero è stato ucciso il pregiudicato Vincenzo Barbieri (nella foto), 55 anni, soprannominato "u ragioniere". Dalla pistola sono partiti 16 proiettili, dalla lupara sono partite quattro cartucce. Nell'agguato, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, i colpi hanno raggiunto Barbieri alla testa, al torace ed al collo ed è morto durante il trasporto in ospedale. L'uomo, che era titolare di una azienda di divani e che da un po di tempo si era trasferito in Emilia dove aveva trasferito la sua attivita', al momento dell'agguato si trovava nei pressi di una rivendita di tabacchi posta a poca distanza da un centro commerciale quando è stato avvicinato da almeno due persone con il volto coperto, un vero e proprio commando, che hanno iniziato a sparare. I killer sono poi fuggiti a bordo di una automobile di grossa cilindrata. Nel corso della notte i carabinieri hanno sentito numerose persone tra cui amici e familiari della vittima. I carabinieri stanno verificando se nell'ultimo periodo Barbieri aveva avuto dei contrasti con altre persone. Dalle modalità con le quali è stato compiuto l'omicidio gli investigatori ritengono che possa trattarsi di un delitto riconducibile alla criminalità organizzata. Al momento sull'omicidio sta indagando al Procura di Vibo Valentia ma non è escluso che il fascicolo possa passare nelle mani della Dda di Catanzaro. Barbieri era rimasto coinvolto nell'operazione 'Decollo ter' contro il traffico internazionale di cocaina ed era stato condannato a dieci anni di reclusione. Barbieri era stato scarcerato dal Tribunale della liberta' meno di un mese fa. Sua la regia del traffico di cocaina che arrivava in Italia dalla Colombia nascosta dentro al marmo e scoperto al porto di Gioia Tauro.