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    Operazione Crimine2: Ndrangheta organizzazioen criminale piu' potente

     

     

    Operazione Crimine2: Ndrangheta organizzazioen criminale piu' potente

    08 mar 11 Cosche in tutto il mondo. La 'ndrangheta è l'organizzazione criminale più potente e invasiva ed a dimostrarlo ulteriormente è l'operazione Crimine 2, eseguita da carabinieri e polizia su direttive della Dda di Reggio Calabria. Le ordinanze emesse dal gip, Kate Tassone, su richiesta della Dda guidata dal procuratore Giuseppe Pignatone, sono 41 e colpiscono, stavolta, oltre agli assetti interni dell'organizzazione, le sue diramazioni in tre continenti contribuendo così a smantellare un potere sempre più diffuso e capillare. L'operazione è stata condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros e dalla Squadra mobile reggina, oltre che in alcune delle tradizionali roccaforti regionali dell'organizzazione (Reggio Calabria, Siderno, Rosarno e Taurianova), in Germania, Canada ed Australia. Gli arresti rappresentano il seguito dell'operazione Crimine, condotta dalle Dda di Reggio Calabria e Milano, che il 13 luglio dello scorso anno portò alla cattura di 304 affiliati alla 'ndrangheta ed alla scoperta delle infiltrazioni delle cosche reggine, ed in particolare della Piana di Gioia Tauro, nel tessuto imprenditoriale della Lombardia. Adesso, con Crimine 2, la Dda di Reggio Calabria stronca i collegamenti internazionali della 'ndrangheta, aprendo, in questo senso, scenari nuovi e sempre più inquietanti. Delle 41 ordinanze di custodia cautelare, sei sono state eseguite dai carabinieri in Germania, mentre altre cinque, affidate per l'esecuzione alla Squadra mobile reggina, riguardano affiliati che vivono in Australia ed in Canada. Dalle indagini è emerso che proprio nel Nuovo continente le cosche reggine potevano contare sulla complicità di un politico di primo piano, Domenico Antonio Vallelonga, di 65 anni, originario di Nardodipace (Vibo Valentia) ma da molti anni emigrato in Australia, dove ha raggiunto una posizione sociale ed economica di rilievo. Vallelonga è stato per otto anni anche sindaco di Stirling, popoloso sobborgo di Perth. In più ha avuto vari incarichi politici ed ha svolto un ruolo di primo piano nelle associazioni che raggruppano gli emigrati italiani. E' considerato, inoltre, un autorevole esponente della Chiesa cattolica ed ha ricevuto vari riconoscimenti fino ad ottenere, nel luglio del 2009, il titolo di 'Cittadino onorario' della municipalità di Stirling. E tutto ciò mentre, secondo gli inquirenti, intratteneva rapporti e gestiva affari con la cosca dei Commisso di Siderno. Dalle indagini è emerso che le cosche reggine avevano replicato all'estero il loro modello organizzativo, affidandone la gestione a loro emissari che però, per ogni decisione, dovevano consultare i vertici decisionali presenti in Calabria. E lo stesso quadro emerge per quanto riguarda gli affari che i vertici reggini delle cosche gestivano in Germania e Canada. "Si tratta di un'operazione - ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone - condotta su tre continenti ma da cui emerge che la 'ndrangheta e' un organismo unitario. Lo dimostra il fatto che tutti i contrasti tra i 'locali' fuori dalla Calabria si risolvono con incontri e discussioni in provincia di Reggio Calabria". Si tratta di un dato che accomuna tutte le cosche coinvolte nell'operazione, i Pesce di Rosarno, i Commisso di Siderno, i Morabito di Africo ed i Pelle di San Luca. Vale a dire la quintessenza del potere della 'ndrangheta che, in nome degli affari e della sua espansione nei cinque Continenti, era stato capace di trovare compattezza ed unita'. Gli arresti hanno suscitato commenti a tutti i livelli improntati a soddisfazione ed apprezzamento. Il Ministro della Giustizia, Alfano, ha parlato di "un altro straordinario successo nella lotta a tutte le mafie", mentre quello dell'Interno, Maroni, ha definito gli arresti "di eccezionale importanza perché vengono colpiti duramente gli affari della 'ndrangheta in Italia e all'estero". Per il Ministro della Difesa, La Russa, si tratta di "un ulteriore successo ottenuto dall'Arma dei Carabinieri". Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, da parte sua, ha definito l'operazione "un altro duro colpo al crimine organizzato ed un segnale importante della Dda di Reggio Calabria e delle forze dell'ordine. Lo Stato è presente in Calabria e le operazioni degli ultimi tempi ne sono una chiara testimonianza".

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