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    Assolto l'uomo che sottrasse il portafogli in autocarro a Rossano

     

     

    Assolto l'uomo che sottrasse il portafogli in autocarro a Rossano

    11 giu 11 Il Tribunale di Rossano in composizione monocratico, ha assolto il quarantottenne rossanese Tonino Scalise dall’accusa di furto aggravato con destrezza a cui era contestata anche la recidiva, specifica, infraquinquennale. L’uomo, volto già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosissimi precedenti penali, era accusato di essersi introdotto in un autocarro, parcheggiato sulla via pubblica dello Scalo Rossanese, impossessandosi, al fine di trarne profitto, di un borsellino contenente documenti d’identità nonché la somma di € 1.200,00 in contanti, sottraendolo al proprietario che lo ivi deteneva. L’uomo venne riconosciuto ed arrestato dalle locali Forze dell’ordine di Rossano e condotto presso il carcere di Rossano. All’udienza dibattimentale, l’imputato era difeso da avvocato Ettore Zagarese ed avvocato Giuseppe Vena, i quali in via preliminare chiedevano di assolvere l’imputato sostenendo come tesi che nella vicenda in esame, non era sussistente l’elemento della destrezza e quindi di riqualificare il fatto in furto semplice evidenziando al giudice la mancanza della condizione di procedibilità per difetto di querela atteso che la stessa non era stata proposta dalla parte offesa. Gli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, nella tesi difensiva, evidenziavano altresì, che nelle more processuali, sul punto vi era stata la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione di Roma, in accoglimento del ricorso per Cassazione presentato dall’avvocato Ettore Zagarese, afferente il quadro cautelare, che disponeva l’annullamento della misura cautelare applicata allo Scalise. Il Pubblico Ministero, si opponeva alla richiesta formulata dai difensori. Il Giudice si ritirava in camera di consiglio ed al rientro, dando pubblica lettura del dispositivo, accoglieva la richiesta formulata dall’ avvocato Ettore Zagarese e dall’ avvocato Giuseppe Vena ed assolveva l’imputato perché il fatto non sussiste per mancanza di condizione di procedibilità dell’azione penale.

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