Omicidio boss Novella, DDA chiede 3 rinvii a giudizio a Milano

06 giu 11 La Dda di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per tre presunti affiliati alla 'ndrangheta arrestati nel corso del maxi-blitz 'Infinito' del luglio 2010, tra cui il pentito Antonino Belnome, per l'omicidio del boss Carmelo Novella, a capo delle cosche lombarde e che voleva rendere l'organizzazione autonoma dai vertici calabresi. Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e i pm Paolo Storari e Alessandra Dolci hanno chiesto il processo per Belnome, ritenuto l'autore materiale dell'omicidio avvenuto il 14 luglio 2008 a San Vittore Olona, nel milanese, per Amedeo Giuseppe Tedesco, considerato il 'basista' del gruppo e per Vincenzo Gallace, che secondo gli inquirenti sarebbe stato il mandante. Novella, 60 anni, venne ucciso in un bar della cittadina dell'alto milanese. Due uomini si avvicinarono mentre era seduto al tavolino e gli spararono due colpi in faccia, uno al braccio e uno al torace. Novella era ritenuto il boss della cosca Gallace-Novella di Catanzaro, molto attiva nell'area del Varesotto e dell'alto milanese. Stando alle indagini, sarebbe stato ammazzato perché voleva gestire in autonomia gli affari delle cosche lombarde, dopo essere diventato capo della 'Provincia', struttura di vertice della mafia calabrese in Lombardia. Nel corso delle indagini, Belnome, capo della 'locale' di Giussano e legato ai clan Gallace-Leuzzi-Ruga, ha collaborato con gli inquirenti e, anche grazie alle sue dichiarazioni, la Dda di Milano ha arrestato 19 persone lo scorso aprile. Dalle indagini, ancora aperte, sono stati individuati i mandati e gli autori materiali di quattro omicidi avvenuti in Lombardia tra il 2008 e il 2010, tra cui quello dello stesso Novella.