Carabinieri 197° il bilancio del col. Angelosanto a Reggio Calabria

06 giu 11 "A una 'ndrangheta cosi' organizzata e quindi maggiormente pericolosa, le forze schierate sul campo non possono che rispondere in modo compatto secondo una strategia unitaria, sia nella fase preventiva, al tavolo del Comitato presieduto dal Prefetto, sia operando un intelligente e sinergico sforzo investigativo al tavolo del coordinamento del Procuratore Distrettuale, da questi sapientemente assicurato" E' questo uno dei passaggi del discorso fatto stasera dal colonnello Pasquale Angelosanto, comandante rpvicniale di carabinieri di Reggio, alla festa dell'Arma "Da tutto ciò l'evidenza che l'Arma della provincia, che ha sempre e nel tempo garantito importanti risultati operativi, oggi è anche partecipe dell'attività concettuale di definizione delle complessive strategie investigative, come è accaduto nelle operazioni CRIMINE e CRIMINE 2 contro l'intero assetto della 'ndrangheta e in quelle mirate nei confronti delle cosche della citta' di Reggio Calabria (operazioni META, EPILOGO, REGGIO-SUD e PICCOLO CARRO), dell'area tirrenica (ALL INSIDE) e della jonica (REALE e suoi seguiti). Nello sviluppo dell'altra linea d'azione della ricerca dei latitanti e della individuazione delle reti di favoreggiamento e protezione, meritano menzione gli interventi repressivi che hanno consentito la cattura di numerosi latitanti inseriti negli speciali programmi di ricerca del Ministero dell'Interno, tra i quali ricordo FACCHINERI Salvatore di Cittanova (23.08.2010), PERRE Antonio e BARBARO Pasquale di Platì (13.09.2010 e 18.11.2010), MACRI' Antonino di Sinopoli (03.02.2011), RESTUCCIA Francesco di Oppido Mamertina (12.04.2011) e, per ultimo, FRATTO Donato, esponente della 'ndrangheta in Svizzera, arrestato a Genova lo scorso 27 maggio. Inoltre, nella terza direttrice del contrasto, ingenti sono risultati i sequestri dei patrimoni illecitamente accumulati, tra cui quelli sottratti alle cosche PELLE, FICARA-LATELLA, PESCE e BELLOCCO, per oltre 320 milioni di euro, che hanno incrementato il patrimonio amministrato dallo Stato, che con l'intervento dell'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati verrà devoluto a finalità istituzionali. Un contesto quindi pesantemente condizionato dalla pervasiva presenza della 'ndrangheta, che - assumendo con la sua mutazione organizzativa i connotati di una delle piu' potenti e pericolose mafie del mondo - è sempre più protesa a condizionare le Pubbliche Amministrazioni e i settori particolarmente redditizi, quali la sanità e le grandi opere, nonché a infiltrare gli ambienti delle Istituzioni, delle professioni e dell'imprenditoria, nella ricerca costante di concorsi che possano garantirle, al tempo stesso, arricchimento e impunità. Lo scorso anno, la protervia mafiosa si è evidenziata in tutta la sua pericolosità con gli attentati del 3 gennaio alla Procura Generale e del 26 agosto all'abitazione del Procuratore Generale, Salvatore DI LANDRO, con le reiterate intimidazioni rivolte a magistrati requirenti e giudicanti e con la grave minaccia, accompagnata dal rinvenimento di micidiale arma da guerra, rivolta al Procuratore Capo, Giuseppe PIGNATONE, ai quali va la nostra piena solidarietà e la nostra vicinanza. Nel quadro attuale della pubblica sicurezza, molto importanti sono risultati i concorsi assicurati dall'Esercito per la vigilanza degli obiettivi sensibili del capoluogo, poi estesa anche ai cantieri della costruenda autostrada Salerno-Reggio Calabria, i cui militari impiegati ringrazio per l'impegno e la professionalità dimostrati".
BENI SEQUESTRATI / CONFISCATI
GIUGNO-DICEMBRE 2010 167 milioni di euro
GENNAIO-MAGGIO 2011 156,00 milioni di euro;
TOTALE 323 milioni di euro.
SEQUESTRI COCAINA PORTO GIOIA TAURO 12.11.2010: 1000 kg.