Processo strage Duisburg, PM "A San Luca c'era stato di guerra"

03 giu 11 Tra le cosche dei Pelle-Vottari ed i Nirta-Strangio c'era uno "stato di guerra". E' questo uno dei passaggi della requisitoria del pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Adriana Fimiani, nel corso del processo a 14 imputati accusa, a vario titolo, della faida di San Luca culminata nella strage di Duisburg che, il 15 agosto del 2007, provocò la morte di sei persone. Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha fondamentalmente evidenziato che i fatti avvenuti in Germania furono provocati dalla strage di Natale nella quale venne uccisa Maria Strangio e rimasero ferite altre cinque persone tra cui un bambino. L'accusa ha sostenuto che l'ispiratore della strage di Natale fu Francesco Pelle, detto 'Ciccio Pakistan', mentre l'organizzatore ed il mandate fu Franco Vottari, ritenuto il boss dell'omonima cosca. Tra gli esecutori del delitto, secondo il pubblico ministero, c'era Sebastiano Vottari, fratello di Franco. Alla ricostruzione della strage di Natale si è giunti attraverso una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche e con la collaborazione di alcuni pentiti. "In base alle indagini delle forze dell'ordine - ha detto Fimiani - alle intercettazioni, alle dichiarazioni dei pentiti siamo riusciti a ricostruire quanto avvenne a San Luca. E' emerso un vero e proprio stato di guerra tra le cosche dei Nirta-Strangio ed i Pelle-Vottari". Il processo proseguirà domani con la requisitoria del pm Federico Perrone Capano che ricostruirà cinque omicidi avvenuti dopo la strage di Natale e poi i fatti avvenuti a Duisburg. Sarà poi al volta del procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio, Nicola Gratteri, che formulerà le richieste.