Corriere della droga arrestato a Villa San Giovanni

20 gen 11 Un uomo di 43 anni, Francesco Stilo, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato nella stazione ferroviaria di Villa San Giovanni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era a bordo del treno proveniente da Milano ed è sceso nella stazione di Villa San Giovanni. Quando ha visto i poliziotti ha lasciato il suo borsello in un cestino dei rifiuti. Gli agenti della polizia ferroviaria hanno notato la scena e sono intervenuti recuperando il borsello all'interno del quale sono stati trovati 50 grammi di cocaina ed eroina.

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, predisposti dal Questore di Reggio Calabria, Dottor Carmelo CASABONA, ed effettuati congiuntamente da personale della Questura di Reggio Calabria e del Compartimento Polfer di Reggio Calabria, nella giornata di ieri, è stato tratto in arresto STILO Francesco, 43 anni, con numerosi precedenti per reati inerenti gli stupefacenti, ex sorvegliato speciale, in quanto trovato in possesso di circa 50, di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina. In particolare, durante un servizio preordinato alla prevenzione e repressione dei reati commessi nell’ambito degli scali ferroviari nonché a bordo dei treni, si è proceduto al controllo di una persona, successivamente identificata per STILO Francesco, il quale era stato notato in atteggiamento sospetto a bordo del treno 1927, proveniente da Milano, e dopo essere sceso dal treno alla Stazione di Villa S. Giovanni, sostava con atteggiamento guardingo nelle vicinanze di un cestino dei rifiuti, dove qualche istante prima aveva depositato un borsello, verosimilmente in ragione del fatto che aveva notato il personale di Polizia, impegnato nei citati servizi. La mossa, non sfuggiva al personale operante, il quale provvedeva a recuperare il borsello, all’interno del quale vi erano due involucri contenenti la citata sostanza stupefacente, nonché alcuni oggetti personali, (chiavi di casa, un biglietto ferroviario intestato alla madre dello STILO ed altro), che ricollegavano senza ombra di dubbio la proprietà del borsello in capo allo stesso. Messo di fronte all’evidenza, lo STILO ammetteva di essere il proprietario del borsello e, stante la flagranza di reato, veniva tratto in arresto, e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sost. Proc. Della Repubblica Dr. Francesco TRIPODI, il quale disponeva la traduzione in carcere dell’arrestato.