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    Due arresti per truffa a Spilinga

     

     

    Due arresti per truffa a Spilinga

    05 gen 11 Due fratelli, Mimmo e Luigi Bevilacqua, 30 e 33 anni, residenti a Marina di Gioisa Ionica (Rc), sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Tropea con l'accusa di truffa aggravata, nei pressi dello svincolo A3 di Pizzo Calabro. I due, gia' noti alle forze dell'ordine, nella serata di ieri sono caduti nella trappola tesa lorio dai carabinieri della stazione di Spilinga. La vicenda, in cui e' indagato anche un altro fratello, ha avuto inizio nella prima settimana di dicembre a Ricadi, dove la vittima della truffa, R.T. 43, anni, collaboratore scolastico del posto, dovendo vendere un trattore agricolo, aveva fatto ricorso ad un annuncio online su un sito internet, per la vendita si un trattore al prezzo di 16.000 euro. Passato qualche giorno la vittima ha ricevuto una telefonata da uno sconosciuto, dietro cui si nascondevano appunto i fratelli Bevilacqua. Dopo essersi dichiarati d'accordo sul prezzo, i due hanno dato all'uomo appuntamento a Ricadi per la consegna del mezzo, pagando l'importo con un assegno circolare, risultato poi falso. La truffa ha così indotto la vittima a denunciare il tutto alla caserma dei carabinieri di Spilinga che ha avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Santi Cotroneo. I militari sono ricorsi ad uno stratagemma, inserendo sullo stesso sito un annuncio di vendita di un altro mezzo agricolo. Passato qualche giorno, i fratelli Bevilacqua si sono rifatti vivi con una telefonata sotto falso nome. L'appuntamento questa volta e' stato dato allo svincolo autostradale di Pizzo Calabro, dove ad attenderli vi erano i militari dell'Arma con un trattore che si erano fatti prestare da un contadino. Appena giunti all'appuntamento i due sono stati circondati ed arrestati con l'ausilio dei colleghi di Pizzo Calabro e messi a disposizione del magistrato. Intanto proseguono le indagini per verificare se i due facessero parte di un'organizzazione piu' complessa. Inoltre i due truffatori sono arrivati a Pizzo alla guida di un camion, senza patente e con documenti falsi.

     

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