Arrestati i 2 che tenevano anziana, morta di stenti, in un tugurio a Rossano- Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Arrestati i 2 che tenevano anziana, morta di stenti, in un tugurio a Rossano

23 feb 11 I carabinieri della Compagnia di Rossano hanno arrestato questa notte i coniugi della donna lasciata morire in un tugurio di Rossano. In manette sono finiti i coniugi Antonio Aiello di 37 anni e Bia Tramonti di 29 anni, nipote dell'anziana, entrambi con precedenti di polizia. I fatti risalgono alla triste vicenda dello scorso 7 febraio allorquando gli addetti del 118 intervenivano in un tugurio di Rossano dove trovavano abbandonata a stessa una donna di 80 anni, Maria Scalise praticamente in coma per ipotermia da assideramento. L’anziana donna, subito trasportata in ospedale, pesava soltanto 35 chili, aveva il corpo coperto di piaghe da decubito sporche e sanguinanti ed un pannolone con all’interno gli escrementi di vecchia data. La donna, che era assolutamente incosciente ed indifferente a qualsiasi stimolo, moriva nell’ospedale di Rossano il giorno dopo nonostante le cure. Subito sono scattate le indagini dei carabinieri che hanno appurato come i due arrestati avessero la curatela dell’anziana. Gli accertamenti hanno evidenziato come i locali fossero stati giudicati antigienici dal Servizio di Igiene Pubblica dell’Asp di Rossano. Non solo. Il tugurio in cui viveva presentava un olezzo indescrivibile, anche macchie di umidita’ erano presenti sulle pareti, un vetro della finestra mancava esponendo il locale al freddo ed alle intemperie. La porta d’ingresso era senza serratura. Nella stanza, i cui pavimenti erano anneriti dalla sporcizia sedimentate, era presente un tavolo con su un piatto con un pasto non consumato, poggiato su di una tovaglia completamente bagnata. Il letto era disfatto e presentava un sottilissimo lenzuolo coperta. Mentre i due che avrebbero dovuto accudire alla donna erano titolari di due distinte pensioni dell’anziana e vivevano in una abitazione di tutto rispetto posta a pochi metri di distanza dal tugurio dove viveva la vittima. I magistrati del Tribunale di Rossano ne hanno disposto gli arresti presso i carceri di Rossano e Castrovillari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.