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    Consigliere ucciso a Castellamare nel 2009, 12 arresti, di cui uno a Cosenza

     

     

    Consigliere ucciso a Castellamare nel 2009, 12 arresti, di cui uno a Montalto Uffugo

    19 feb 11 Dodici persone sono state arrestate all’alba di oggi tra Castellammare di Stabia, Toscana e Calabria, nell’ambito di un’operazione condotta contro il clan D’Alessandro, dalla Polizia di Stato e coordinata dalla DDA, per l'uccisione del consigliere comunale Luigi Tommasino avvenuta il 3 febbraio 2009 a Castellamare di Stabia. Tra i dodici arresti uno e' stato eseguito a Montalto Uffugo. Si tratta di Francesco Basile, 31 anni di Cosenza ma residente in Montalto Uffugo (Cosenza), con precedenti di polizia, uno dei 12 destinatari del Provvedimento di Fermo, emesso dalla Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Cosenza lo hanno rintracciato Montalto Uffugo, dove abitava con la famiglia e tratto in arrestato. L’operazione e’ avvenuta questa notte ad opera dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Cosenza diretta dal Vice Questore Aggiunto Dr. Fabio CICCIMARRA – su indicazione dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli che con i colleghi del Commissario di P.S. “Castellammare di Stabia” hanno sviluppato le complesse indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli – al termine di preliminari accertamenti, hanno rintracciato e tratto in arresto il Basile. Nei suoi confronti gli agenti della Polizia di Stato hanno notificato il Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto ritenuto responsabile del reato di cui all’articolo 416 bis, per aver consapevolmente contribuito al realizzazione del programma associativo del clan cosìdettp “D’Alessandro” - attivo in Castellammare di Stabia (NA) nel settore estorsivo, degli stupefacenti usura ed armi,- avendo sostenuto ed agevolato l’irreperibilità di Vincenzo D’Alessandro, 45 anni di Vico Equense (NA), ma residente a Castellamare di Stabia, pluri-pregiudicato e figlio del noto Michele D’Alessandro deceduto nel 1999 – vertice del citato clan della camorra e già tratto in arresto dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Cosenza e del Commissariato di P.S. “Castellammare” lo scorso 19 agosto 2009 a Rende (CS) appena uscito da un noto Centro Commerciale di Rende. All’epoca dell’arresto, il D’Alessandro era ricercato in quanto destinatario d’un provvedimento per l’applicazione della Misura di sicurezza detentiva presso la Casa Circondariale, emesso il 20 Luglio 2009, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Ufficio Esecuzione M.S. Dopo la notifica del citato Provvedimento – che oltre al Basile ha interessato altri 11 indagati ritenuti organici al medesimo sistema associativo – il Basile è stato posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

    Le indagini avviate all'indomani dell'omicidio del consigliere del Pd al Comune di Castellammare di Stabia (Napoli) Luigi Tommasino - avvenuto poco piu' di due anni fa mentre era in macchina con il figlio che allora aveva 13 anni - hanno consentito di fare luce sulle attivita' illecite di 12 persone ritenute affiliate al clan camorristico dei D'Alessandro, attivo nella zona stabiese, fermate oggi a Castellammare e in altre regioni d'Italia. Nell'ambito delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono emersi elementi di prova riguardanti una serie di reati tra i quali spicca l'omicidio di Antonio Scotognella, un parcheggiatore abusivo assassinato nel giugno del 2009, sul litorale stabiese, per essersi opposto alle richieste di consegnare parte dei soldi che guadagnava illegalmente parcheggiando le auto nei pressi di uno stabilimento balneare di Pozzano. Un omicidio che vede ora nella veste di mandate Salvatore Belviso - gia' detenuto perche' ritenuto compartecipe all'omicidio del consigliere comunale Tommasino - e, invece, nel ruolo di esecutori materiali Vincenzo Tramparulo e Giuseppe Esposito, due 21enni fermati oggi. Le indagini - condotte anche con intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese - hanno consentito di acquisire elementi probatori su due rapine e su violazioni in materia di armi e di sostanze stupefacenti, tutti reati consumati tra Castellammare e alcune regioni d'Italia come la Toscana, l'Emilia Romagna e la Calabria. L'organizzazione riciclava parte dei proventi delle attivita' illecite in iniziative imprenditoriali in Toscana, attraverso la complicita' di pregiudicati del Napoletano trasferitisi nella regione. Infatti, due dei destinatari del provvedimento di fermo, Eduaro Mantice e il figlio Alfredo, di 44 e 25 anni, sono stati bloccati dalla polizia a Piancastagnaio, in provincia di Siena. Durante l'operazione - coordinata dalla DDA - sono stati fermati dagli agenti della squadra mobile di Napoli e del commissariato di Castellammare di Stabia Francesco Basile, nato a Cosenza, di 31 anni, altre nove persone di Castellammare di Stabia (Giuseppe Bellarosa, di 20 anni, Francesco Belviso, di 51 anni; Giuseppe Boccia, di 31 anni, Vincenzo Gargiulo, di 25 anni; Catello Giuseppe Mosca, di 20 anni, Beniamino Pasqua, di 43 anni; Vincenzo Tramparulo, di 21 anni e Giuseppe Vuolo, di 29 anni) e due napoletani, Alfredo Mantice, di 25 anni, Eduardo Mantice, di 44 anni.

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