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    Vietti a Cosenza "Consenso non legittima violazione delle regole"

     

     

    Vietti a Cosenza "Consenso non legittima violazione delle regole"

    18 feb 11 ''L'assenza di condizionamenti e men che mai di decisioni prese sulla base di un possibile 'consenso' e' in fondo il pilastro di legittimazione della democrazia moderna, che giammai puo' tollerare scelte basate sul presumibile consenso, ma in contrasto con le regole''. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Michele Vietti, nel corso della lectio magistralis che ha tenuto stamani all'Universita' della Calabria su ''Etica e giustizia: la formazione degli operatori del diritto''. ''Questa - ha aggiunto - e' la piu' importante innovazione del costituzionalismo democratico del secondo dopoguerra. Il consenso non e', percio', sufficiente a legittimare qualunque decisione, nemmeno, a ben pensare, dei poteri politici di governo, il cui esercizio incontra anch'esso, al pari della giurisdizione, i limiti espressi dai diritti fondamentali indisponibili e costituzionalmente previsti''. ''E' importante non dimenticare - ha proseguito Vietti - che la giurisdizione in tanto esiste e puo' funzionare in quanto i cittadini riconoscano ad essa la funzione di perseguimento della giustizia. Senza ius la lex diventa debole e al tempo stesso tirannica''. ''Il problema etico - ha sostenuto - e' piu' rilevante quando le azioni del singolo, nell'esercizio delle sue funzioni, riguardano gli altri. Pensiamo a chi ha elevate responsabilita' nelle istituzioni e anche nella magistratura. Chi parla o chi decide a nome degli altri deve rendere conto''. Per Vietti ''solo attraverso la reale consapevolezza della cornice di regole in cui operano, gli operatori di giustizia possono garantirsi reciprocamente autorevolezza ed autonomia''. ''Ed allora - ha aggiunto - l'agire etico dell'operatore del diritto si concretizza non tanto nel rispetto di astratti modelli deontologici, quanto nella consapevolezza di essere parte di un procedimento complesso, ma presidiato da fondamentali garanzie di indipendenza che, se connaturali all'esercizio della professione forense, si spiegano per la magistratura non come un incomprensibile privilegio, bensi' come garanzia di autonomia di giudizio e di esercizio imparziale, e percio' eticamente corretto, delle funzioni decisionali. La lezione di Vietti e' stata introdotta dai saluti del rettore dell'Universita' della Calabria, Giovanni Latorre, che ha ricordato i risultati ottenuti dall'ateneo; del presidente del Tribunale di Cosenza, Renato Greco; del presidente del corso di laurea in Giurisprudenza, Gian Pietro Calabro'; del presidente dell'Ordine degli avvocati di Cosenza, Oreste Morcavallo, e del Procuratore della Repubblica, Dario Granieri.

    Immunita' scelta politica. L'immunita' parlamentare ''e' una scelta della politica e come tale va rispettata''. Cosi' il vicepresidente del Csm Michele Vietti ha risposto ad una domanda dei giornalisti, al termine di una lectio magistralis all'Universita' della Calabria. ''La crisi della moralita' pubblica - ha poi detto Vietti rispondendo ad un'altra domanda - e' una conseguenza della crisi della moralita' individuale. La mancanza di etica e' un problema delle istituzioni ma e' anche un problema dell'individuo. Il Papa ha ricordato in piu' occasioni che e' la morale individuale che va riscoperta e rispettata. Per questo e' necessario una seria riflessione''.

    Vietti con il Procuratore capo Granieri

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