Beni per 5 mln di euro sequestrati dalla Finanza a Vibo- Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Beni per 5 mln di euro sequestrati dalla Finanza alla cosca Mancuso a Vibo

17 feb 11 I finanzieri del Nucleo tributario di Vibo Valentia hanno sequestrato beni per un valore di cinque milioni di euro riconducibili a Nunzio Cilurzo, sospettato di apprtenere al clan Mancuso. La misura è stata ordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Tra i beni confiscati ci sono immobili e diversi conti correnti bancari. Un patrimonio che sarebbe stato illecitamente accumulato mediante le attività criminali di Cilurzo che rimase invischiato nell’operazione “Odissea”, portata a compimento nel 2006 contro gli affiliati al clan di Limbadi. I particolari nella conferenza in Procura a cui hanno partecipato il Procuratore Capo Mario Spagnuolo, il Comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Vibo, col. T. issmi Giuseppe Licari e il comandante della polizia tributaria di Catanzaro Col. T. Sfp Fabio Canziani.

I finanzieri del G.i.c.o. di Catanzaro, in collaborazione con il servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma e con l’ausilio del comando provinciale di vibo valentia, hanno sottoposto a sequestro beni mobili, immobili, attivita’ commerciali e rapporti bancari per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro ai danni di un soggetto riconducibile ad un sodalizio criminoso operante nella provincia di vibo valentia.

Il provvedimento, emesso dal tribunale di Vibo valentia su richiesta della locale procura della repubblica, ha confermato appieno le conclusioni cui sono giunti gli investigatori delle fiamme gialle al termine di complesse indagini economico-patrimoniali delegate dalla stessa a.g. vibonese.

Il sequestro si inserisce nei diversi fronti patrimoniali scaturiti a seguito della nota “operazione odissea” che, nel 2006, aveva consentito di dare esecuzione a quarantuno ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati alla cosca Mancuso.

In particolare, uno dei filoni investigativi aveva disvelato l’esistenza di una diffusa ed oppressiva attivita’ usuraia posta in essere da presunti appartenenti alle consorterie mafiose presenti sul territorio della provincia di Vibo Valentia ai danni di diversi imprenditori locali.

All’esito degli accertamenti di carattere economico-finanziario e’ stato individuato, nella disponibilita’ di un appartenente al sodalizio criminoso in parola, un patrimonio assolutamente incompatibile con i redditi ufficialmente dichiarati al fisco.

Oltre al blocco di tutti i rapporti bancari ed assicurativi intestati o comunque riconducibili alla persona fisica sottoposta ad indagini, nel corso dell’operazione odierna sono stati, altresi’, sottoposti a sequestro i seguenti beni:

un’unità immobiliare a destinazione mista (commerciale piano terra e residenziale 1° piano), ubicata su un terreno sito nel comune di Vibo valentia, località “ Ceramidio o Fazzani”;

un compendio immobiliare sito a Vibo Valentia, in localita’ “Pende di Varda”, composto da un fabbricato adibito ad attivita’ commerciale e da un fabbricato residenziale (tipo villino) distribuito su tre livelli;

un fabbricato a cinque piani ubicato su un terreno sito nel comune di Ionadi (vv), in localita’ “Fazzani”;

due terreni a destinazione edificatoria, siti in agro di Ionadi (vv), località “cannata”;

un terreno sito in Ionadi (vv), localita’ “Cuzza”;

una ditta individuale con relativi beni aziendali operante nel settore del commercio al dettaglio di fiori e piante.