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    Trovato cadavere l'imprenditore calabrese scomparso in Brasile

     

     

    Trovato cadavere l'imprenditore calabrese scomparso in Brasile

    21 apr 11 E' stato trovato, in Brasile, il cadavere di Mario Procopio, l'imprenditore di 36 anni scomparso nella città brasiliana di Fortaleza il 29 ottobre del 2009. E' quanto si è appreso a Locri, città di cui Procopio era originario, dove il sindaco, Francesco Macrì, ha diffuso un comunicato in cui, "a nome di tutta l'Amministrazione Comunale e della Città di Locri, si stringe alla famiglia Procopio-Scarfò per il tragico ritrovamento del figlio Mario, dopo circa due anni dalla scomparsa". Al momento nessuna segnalazione è giunta alle forze dell'ordine in Calabria. Procopio era in Brasile dal 2004, dove aveva costituito una società nel settore immobiliare. Laureato in informatica, aveva conosciuto a Fortaleza una donna dalla quale ha avuto un figlio. La zona dove abitava non è una delle più eleganti e sicure della città brasiliana. Secondo quanto emerso all'epoca della scomparsa, Procopio era uscito di casa con l'auto ed una valigia nella quale portava 200 mila real (circa 80 mila euro) e numerosi gioielli, che gli sarebbero stati affidati da un individuo non meglio identificato. Il principale sospettato di aver ucciso l'imprenditore, secondo quanto riferisce una radio locale, è un sergente della polizia brasiliana, Jean Charles da Silva Liboro, che avrebbe agito per conto di un iraniano, Farhard Marvizi, di 45 anni, già mandante di altri delitti. L'iraniano, ricorda l'emittente brasiliana "Tabajara", era il capo di un'organizzazione a delinquere responsabile di un vasto traffico di contrabbando di materiale elettronico ed è sospettato di avere ordinato l'uccisione di almeno 11 persone. Marvizi era stato arrestato nell'agosto dell'anno scorso ed è stato trasferito nel penitenziario di massima sicurezza del Mato Grosso do Sul dove é detenuto tutt'ora. Il corpo di Procopio, precisa la radio, è stato trovato dalla polizia a Aquiraz, città satellite di Fortaleza, capitale dello stato nordestino del Cearà. Per avere la certezza che il cadavere trovato vicino a Fortaleza sia effettivamente quello di Mario Procopio, l'imprenditore di Locri scomparso in Brasile due anni fa, gli investigatori sudamericani attendono l'esito del Dna: secondo quanto si è appreso a Locri, le autorità brasiliane si sarebbero messe in contatto con la famiglia che vive in Calabria per avere tracce con cui comparare il dna del cadavere. "La famiglia è chiusa nel proprio dolore. Non vogliano dire niente". Sono le poche parole pronunciate da un cugino di Mario Procopio, l'imprenditore di 36 anni di Locri scomparso in Brasile due anni fa e di cui sarebbe stato trovato il cadavere. "Adesso non vogliamo dire niente, non c'é niente da dire" ha aggiunto l'uomo

     

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