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    Muore studente all'Unical, Procura apre inchiesta per omicidio

     

     

    Muore studente all'Unical, Procura apre inchiesta per omicidio: 5 indagati

    19 apr 11 "Noi procediamo per omicidio". Cosi il procuratore della Repubblica del tribunale di Cosenza, Dario Granieri, in merito alla morte di Gianluca Grillo, 28 anni di Torre Melissa, avvenuta ieri nell'ospedale civile dell'Annunziata, dove il giovane (che studiava all'Università della Calabria) è stato portato a seguito di un malore. "Stiamo verificando - ha aggiunto Granieri - se c'é stata cessione di sostanza stupefacenti che potrebbe essere la causa della morte dello studente. Tuttavia aspettiamo di conoscere l'esito dell'esame autoptico che verrà effettuato nel pomeriggio dal dr. Bernardo Cavalcanti". Il procuratore ha, inoltre, riferito che i "genitori del ragazzo hanno chiesto alla procura, di verificare se i medici dell'ospedale abbiamo fatto il possibile per salvare la vita al 28enne". Le tre persone, tutti universitari e amici della vittima, arrestate ieri per possesso di droga, sono stati sorpresi mentre tentavano di occultare un quantitativo di marijuana. I tre D.G., 26 anni, di Reggio Calabria, e C.M., 28 anni, e M.D., 20 anni di Cosenza hanno cercato di disfarsi dello stupefacente, scaricandolo nel water dell'abitazione al momento dell'irruzione della polizia nell'appartamento. In madttinata sgomento e dolore dei familiari che non hanno potuto vedere la salma del loro caro per via dell'esame autoptico. Tra le cause del decesso una probabile allergia visto che il giovane era sotto cura con degli antistaminici e si sospetta che un cibo o la cannabis abbia potuto accentuare l'allergia facendo intervenire uno choc anafilattico. In attesa del responso dei medici si affolla di messaggi la pagina Facebbok del giovane. In tanti hanno voluto dimsotrare il loro affetto per la grave perdita di un amico giudicato da tutti una persona dolce e mite.

    La Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza ha così iscritto cinque persone nel registro degli indagati per la morte di Gianluca Grillo, lo studente universitario di 28 anni deceduto ieri nell'ospedale bruzio. Si tratta di tre giovani arrestati per possesso di sostanza stupefacente e di due coinquilini dello sfortunato ragazzo. L'ipotesi di reato è di morte come conseguenza di altro delitto. Dalle molte testimonianze raccolte, la Polizia ha accertato che il decesso del giovane Gianluca Grillo è avvenuto al termine di una serata trascorsa in casa in compagnia di altri due coinquilini. Grillo aveva manifestato dei segni di malessere, ma poi aveva tranquillizzato tutti recandosi, in tarda notte, a letto per riposare. La Procura della Repubblica di Cosenza ha disposto l'esame autoptico sulla salma del giovane

    Fattialcubo: dolore per uno dei migliori. C'é grande dolore e sconcerto all'Università della Calabria per la morte di Gianluca Grillo. Nonostante il campus di Arcavacata si avvii allo svuotamento per le imminenti festività pasquali, c'é un'evidente dramma stamani sulle colline dove sorge il grande Ateneo. "L'Unical - ha scritto la rivista fatti al Cubo - perde uno dei suoi studenti migliori: migliore perché Gianluca è stato uno spirito libero e critico, che con la sua sensibilità e la sua intelligenza ha arricchito questa comunità e gli amici che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Un insegnamento umano e politico per tutti"

    Filorosso: Dolore e rispetto per Gianluca . “Noi conosciamo Gianluca Grillo”. Così in una nota i componenti lo Spazio Sociale Filo Rosso ricordando il giovane morto ieri all’Annunziata. “Gianluca farebbe un sorriso, perché tutto questo casino lo imbarazzerebbe: per quanto ci sforziamo, non riusciamo proprio a ricordarcelo nervoso o arrabbiato. Gli amici lo chiamavano Panda: questo nomignolo era dettato dal suo essere pacioso ed accomodante. Il ricordo che abbiamo di lui è quello di un appassionato militante, di un compagno premuroso e di una persona educata. Oltre all’impegno quotidiano nella vita universitaria, attivo nelle lotte sociali del territorio, Gianluca era prima di tutto uno studente di Economia, critico con il primato del mercato e convinto che un’altra società, più giusta ed equa, è possibile. Era stato rappresentante di facoltà, di quelli sempre reperibili e presenti ai consigli, e dallo scorso anno lavorava come tutor didattico, aperto e disponibile nei confronti degli studenti che riceveva. Gianluca amava la vita, passava volentieri le serate in compagnia degli amici, non era un organizzatore né un frequentatore di droga party o festini, come qualcuno ha provato a dipingerlo. Era un antiproizibizionista convinto, un consumatore critico, un cittadino cosciente e responsabile, conosceva come tanti coetanei la cannabis, meno dannosa dell’alcol o di altre sostanze. La sua ultima sera l’ha trascorsa in tranquillità, senza eccessi, cenando con i compagni d’appartamento: chi l’ha visto se lo ricorda lucido e sorridente come sempre. Per lui quella domenica era stata una serata come tutte le altre: dopo cena, aveva portato a spasso il cane e poi era andato a dormire. Solo i risultati dell’esame autoptico potranno fare piena luce su una morte improvvisa quanto ancora inspiegabile. Ma una cosa sentiamo di poterla affermare con certezza: non c’è nessuna relazione fra due tiri a uno spinello e la sua morte. Di marijuana non è morto mai nessuno, e sarebbe giusto anche per rispetto del dolore dei familiari, evitare conclusioni affrettate quanto improbabili. Noi conosciamo gli amici di Gianluca. Gente incapace di far del male a chiunque, figuriamoci ad un amico. Conosciamo purtroppo anche le dinamiche investigative, che non esitano a creare lo scoop sulla pelle di ragazzi confusi e incensurati. Gli arresti per detenzione di sostanze stupefacenti e le indagini per omicidio seguite alla morte di Gianluca sono due tasselli grotteschi di un’ipotesi giudiziaria che, siamo sicuri, cadrà presto. Ma intanto avrà provocato altre vittime, altro dolore, e ucciso Gianluca due volte. Noi vogliamo ricordarlo com’è sempre stato, presente a se stesso e agli altri, con la sua pacatezza invidiabile e rassicurante. L’Unical perde uno dei suoi studenti migliori: migliore perché Gianluca è stato uno spirito libero e critico, che con la sua sensibilità e la sua intelligenza ha arricchito questa comunità e gli amici che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Un insegnamento umano e politico per tutti”.

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