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    Rapporto sulle imrpese calabresi: crescono quelle rosa

     

     

    Rapporto sulle imrpese calabresi: crescono quelle rosa

    15 apr 11 Commercio e servizi sono i settori dove la presenza dell'imprenditoria femminile, al 31 dicembre 2010 le imprese femminili calabresi sono 45.236, cresce in modo piu' sostenuto in Calabria. Reggio e' la provincia dove la presenza imprenditoriale femminile e' piu' incisiva: le aziende rosa sono piu' di 13 mila e rappresentano il 26% del sistema produttivo locale, a fronte del 23,4% del dato medio nazionale. E' il quadro che emerge dai dati del rapporto sull'imprenditoria femminile nel sistema economico calabrese realizzato dalla Fondazione Bellisario e dalla Camera di Commercio di Reggio. L'analisi, intitolata ''Donna e' impresa. Il volto delle imprese femminili a Reggio Calabria'', fornisce un quadro completo dell'imprenditoria femminile dal 2006 al 2010. Per quanto concerne la forma giuridica, le imprese femminili sono prevalentemente ditte individuali (73%). Seguono le societa' di persone (15%) e le societa' di capitale (9%). Su scala provinciale, la ditta individuale e' la forma che registra i valori piu' alti a Reggio (74,7%), a Crotone (75,2%) e a Vibo (74,9%); quella di persone presenta valori consistenti (Reggio e Catanzaro 15,5%; Cosenza 15,8%), ma inferiori alla media nazionale (22,6%); la societa' di capitale raggiunge valori superiori alla media regionale (8,8%) solo a Cosenza (10%) e a Catanzaro (9,8%). L'incidenza delle imprese femminili sul totale (tasso di femminilizzazione), su scala regionale, e' piu' forte per le societa' di persone (29,7%). Seguono le ditte individuali (26,4%), le altre forme e le societa' di capitale, (rispettivamente 17,2% e 15,9%). In tutte le province calabresi i dati evidenziano che, tra il dicembre 2009 e il dicembre 2010, le societa' di capitale registrano un incremento del tasso di femminilizzazione piu' consistente rispetto a quello medio nazionale (4,1%): dal +6,8% di Cosenza al +14,4% di Vibo, al +7,8% di Reggio. Le societa' di persone presentano invece una crescita piu' contenuta, con un trend che oscilla tra il +0,4% di Vibo e il 3,4% di Reggio. Se le ditte individuali hanno una leggera flessione (-0,2%), le altre forme registrano un incremento in tutte le province: +9,8% a Vibo; +9,4% a Catanzaro, +6,4% a Reggio; +4,1% Crotone; +1,5% Catanzaro. Il settore su cui punta la maggior parte delle donne imprenditrici e' il commercio dove la quota regionale raggiunge il 34,6%, registrando oltre 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale (29,1%). Su scala provinciale i valori piu' alti sono a Catanzaro (37,8%) e a Reggio (37,7%), mentre a Crotone e Cosenza la percentuale e' piu' vicina alla media nazionale (rispettivamente 30,8% e 31,8%). Seguono l'agricoltura, dove la quota di imprese rosa supera di quasi 3 punti percentuali la media nazionale (17,6%) e le attivita' dei servizi alloggio e ristorazione dove la percentuale di imprese femminili, a livello regionale (8%), e' piu' alta di quella delle imprese non femminili (5,5%). Diversi i dati per il settore costruzioni, dove le imprese femminili non superano il 5% del totale regionale delle aziende capitanate da donne. Le uniche due province calabresi a registrare dati piu' alti della media nazionale femminile del settore (4,5%) sono Crotone (5,3%) e Cosenza (5%). Il tasso di femminilizzazione indica una propensione delle imprenditrici calabresi a scegliere attivita' legate alla ''cura'' delle persone e del loro benessere. Su scala regionale, infatti, il tasso piu' elevato si registra nei settori altre attivita' di servizi (43,4%), sanita' e assistenza sociale (39,7%) e istruzione (36,4%). I dati evidenziano anche un orientamento verso il terziario avanzato (Attivita' finanziarie e assicurative, e noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto) che registrano valori (rispettivamente 26,8% e 30,8%) piu' alti rispetto a quelli nazionali (rispettivamente 22,7% e 30,2%). ''I numeri di oggi - afferma Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario - devono diventare uno strumento di intervento per incrementare il numero e il ruolo delle donne nel sistema produttivo i dati testimoniano la vitalita' dell'imprenditoria femminile in Calabria. Nell'ultimo anno le imprese maschili sono diminuite dello 0,6% delle imprese maschili, mentre quelle femminili hanno registrato un incremento dell'1,1%: e' una misura concreta dal potenziale rappresentato dalle nostre ''capitane coraggiose. E' necessario che la Regione sfrutti questo capitale e investa sull'imprenditoria femminile, mettendola al centro delle sue strategie di sviluppo. Allo stesso tempo e' necessario che il Governo riattivi lo strumento della Legge 215 sull'imprenditorialita' femminile''

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