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    Operazione Orchi: Sodomizzavano un disabile, 13 arresti dei CC a Cosenza

     

     

    Sodomizzavano un disabile, 13 arresti dei carabinieri di Cosenza

    05 apr 11 I carabinieri della stazione Cosenza Principale hanno portato a termine alle prime luci dell'alba l'operazione denominata “Orchi” arrestando 13 persone che sodomizzavano da tempo un giovane disabile di Cosenza. Gli arrestati dell'eta' compresa tra i 35 e 70 anni sono accusati dei reati di violenza sessuale aggravata e continuata. I fermati sono tutti cosentini, alcuni pluripregiudicati. I provvedimenti, emessi dal Gip Marletta su richiesta del Sostituto Procuratore Tridico, si riferiscono ad indagini iniziate nello scorso novembre relative ad episodi di sevizie e violenza sessuale consumati per lunghi mesi ai danni di un giovane disabile ritardato di mente. I militari del comandante Cosimo Saponangelo hanno iniziato le indagini grazie a voci confidenziali raccolte tra la gente. Così sono riusciti a guadagnarsi la fiducia della vittima ed a risalire sia ai presunti autori delle violenze, alcuni dei quali anziani e sposati, che ai luoghi in cui avvenivano, catapecchie abbandonate o appartamenti. Un lavoro meticoloso degli uomini dell'arma che dopo appostamenti, intercettazioni e verifiche a distanza dei fatti hanno chiuso il cerchio facendo scattare le manette su questa squallidissima vicenda. Dalle indagini è emerso che alcuni dei carnefici conoscevano il giovane da anni ed avrebbero iniziato ad abusarne fin dal 2003. Altri indagati, invece, avrebbero avuto contatti con il disabile circa tre anni fa, dopo una sorta di passa parola. Tra loro vi è anche un uomo che, pur non potendo avere rapporti sessuali, avrebbe partecipato alle violenze. Una vicenda triste e vergognosa per chi se ne e' reso partecipe e per il livello di degrado raggiunto. All'uscita degli arrestati per il trasferimento in carecre una donna, moglie di uno degli arrestati, non al corrente delle motivazioni che hanno portato in manette il congiunto, e' svenuta sulle scale della caserma provincia. Un altra madre venuta a portare indumenti al figlio ha chiesto cosa fosse successo ed e' andata via con le mani in faccia dalla vergogna. In un caso, i carabinieri hanno appurato anche una violenza di gruppo commessa in sei. Gli investigatori dell'Arma, inoltre, hanno individuato i diversi luoghi dove sono avvenute le violenze. Inizialmente, riferiscono gli investigatori, la vittima non era in grado di discernere la differenza tra l'amicizia delle persone che conosceva e il gioco. Poi, col passare del tempo, ha capito che gli facevano del male. I carabinieri, tramite fonti confidenziali, sono riusciti a carpire la sua fiducia e ricostruire le terribili violenze e sevizie degli uomini arrestati oggi. Non sembra che ci sia un capo del gruppo, e quindi non sembrerebbe che il giovane sia mai stato sfruttato a pagamento, ma solo a scopi del tutto personali. Si sta indagando per scoprire se il gruppo abbia potuto sfruttare allo stesso modo altri giovani mentalmente deboli, inducendoli a fare cose che venivano descritte come normali.. I militari hanno anche sequestrato indumenti intimi e computer portatili. Le indagini continuano.

    In manette sono finiti: Giuseppe Santoro alias "u ragioniere", Massimo Lo Monaco alias "Arcangelo", Antonio Santoro alias "Antonio Veltri", Antonio Donvito, Mario Aiello, Pasquale Andali alias "Pasquale Fabiano", Aldo De Rose alias "Paolo Naccarato", Fernando Mele, Giuseppe Pugliese alias "Pinuzzu" o "Giovanni Di Bartolomeo", Cosimo Pastorello alias "Michele", Vincenzo Gagliano alias "Mastro Vicenzo", Eugenio De Cicco, Franco Adamo Spadafora

    Giannino (Adc) "Societe' perde valori". "L'arresto a Cosenza da parte dei Carabinieri di 13 persone per avere abusato sessualmente di un giovane disabile di 30 anni per otto anni consecutivi crea grave sconcerto e disorientamento nella nostra società postmoderna senza valori". Lo afferma in una nota il presidente dell'Associazione Docenti Cattolici, Alberto Giannino. "Colpiscono, in questa terribile vicenda, -aggiunge Giannino- l'accanimento verso un disabile e una violenza reiterata verso una persona debole, non tutelata, e deprivata della sua dignità di persona umana. Riesce impensabile comprendere le ragioni di una simile condotta che abbruttisce in maniera indelebile coloro che hanno compiuto gesti così disumani. E' il caso di dire con il grande pittore spagnolo Goya che "il sonno della ragione genera mostri". In questa squallida vicenda in cui uomini sposati con figli approfittano sessualmente di un disabile vanno evidenziati il nichilismo, il relativismo etico-religioso, lo smarrimento delle coscienze, e la efferatezza delle violenze perpetrate da un branco di adulti. Un branco senza pietà, senza compassione e senza umanità. Un branco che è caduto negli aquitrini delle pozzanghere e che stenta a rialzarsi. In questa triste ed infelice vicenda si vede l'uomo animale privo della ragione e dell'intelletto".

    Video: arresti 450TV

     

    I luoghi delle violenze:

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