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    Maxiblitz antidroga dei Carabinieri sul Tirreno cosentino, 15 arresti

     

     

    Maxiblitz antidroga dei Carabinieri sul Tirreno cosentino, 15 arresti

    24 set 10 Operazione antidroga questa mattina nella zona dell’alto Tirreno Cosentino compreso tra Cetraro e Scalea, dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza per l'esecuzione di 15 misure cautelari, di cui 11 ordinanze di custodia cautelare (7 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) e 4 obblighi di dimora. Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dell’acquisto, del trasporto, della detenzione e della cessione a terzi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana. I provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Paola, Salvatore Carpino, sono il frutto di un’intensa attività di indagine condotta dalla Compagnia di Scalea, coordinata da Antonella Lauri della Procura della Repubblica di Paola, che ha consentito di documentare numerosissimi episodi delittuosi riconducibili al traffico di stupefacenti, e di sradicare una fiorente attività di spaccio che dal litorale tirrenico cosentino si estendeva sino al capoluogo di provincia e di individuare i canali di approvvigionamento della droga (locali, lombardi e campani). L'operazione colpisce anche alcuni personaggi di spicco della criminalità locale. Sono in corso una serie di perquisizioni domiciliari con l’ausilio di unità cinofile del G.O.C. di Vibo Valentia. Secondo l'accusa, gli arrestati si rifornivano di cocaina, hascisc e marijuana in Lombardia e Campania e poi la vendevano sia sul litorale tirrenico che a Cosenza.

    Spacciavano cocaina ed una nuova forma di stupefacente, la crema di hascisc, le persone arrestate all'alba dai carabinieri della Compagnia di Scalea. Una sostanza, hanno spiegato gli investigatori, che veniva chiamata "cremino" da spacciatori e assuntori, che presenta un effetto drogante superiore e che viene usata per scopi meditativi anche dai sadhu indiani, da molti monaci buddhisti in Nepal e, in generale, nella zona Himalayana. L'inchiesta dei carabinieri è lo sviluppo di un'altra indagine, denominata "Cartesio", condotta nell'agosto 2009 e nella quale, gli investigatori hanno iniziato a raccogliere indizi contro le persone arrestate oggi. L'attività di spaccio, secondo quanto ricostruito dagli investugatori, aveva come principali centri di smercio le località turistiche del litorale tirrenico (Belvedere Marittimo, Diamante, Cetraro, Dipignano e Villapiana) e la città di Cosenza. La più fiorente attività di spaccio è stata documentata in un arco temporale compreso tra l' estate 2006 e l'autunno 2007. Nel corso delle indagini, cinque persone sono state arrestate in flagranza di reato e vari etti di droga sono stati recuperati. La vendita si svolgeva con cessioni di hascisc che arrivavano al mezzo chilo a settimana. La droga veniva acquistata soprattutto nel quartiere Secondigliano di Napoli. A confermare questa circostanza, secondo gli investigatori, c'é il sequestro di 15 chili di stupefacente fatto dai carabinieri di Lagonegro il 5 ottobre 2007. Nel corso dell'operazione di stamani è stato anche sequestrato mezzo etto di hascisc. Complessivamente gli indagati sono 18, tre dei quali (due sono milanesi), in stato di libertà per gli stessi reati.

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