NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Sindaci del sud in piazza a Bari per modifica patto stabilità

     

     

    Sindaci del sud in piazza a Bari per modifica patto stabilità

    21 mag 10 "Una modifica del patto di stabilità per dare ai comuni la possibilità di poter spendere le risorse che hanno e un piano di sviluppo per il Sud": lo chiedono sindaci e amministratori del Mezzogiorno, che hanno partecipato, per iniziativa dell'Anci, alla manifetsaione tenuta oggi in piazza a Bari. Secondo Michele Lamacchia, presidente di Anci Puglia, "la manifestazione è un invito al governo a collaborare con le amministrazioni comunali, per evitare blocchi d'investimenti e servizi. Per evitare che bloccando i comuni si blocchi l'economia". La delegazione di un centinaio di sindaci ha incontrato, dopo un breve corteo, il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, al quale é stato consegnato il manifesto delle Anci del Sud, in cui i comuni ribadiscono i loro ruolo fondamentale nel rilancio economico e sociale dell'intero paese. "I sindaci sono l'asse portante di questo Paese. Lo dicevo - ha spiegato Schilardi - anche al ministro Maroni che pochi giorni fa è stato qui a Bari. A lui ho riferito di questa manifestazione, facendo in modo che un paragrafo della relazione sulla sicurezza in Puglia riguardasse i sacrifici che i sindaci, sempre più valvola di sfogo di insofferenze e lamentele, stanno facendo per affrontare la situazione. Ora farò in modo che arrivi a Palazzo Chigi, a Letta e a Tremonti questo documento e svilupperemo nella nostra relazione i temi che ci avete sottoposto". All'incontro col prefetto è seguito, nel Teatro Piccinni l'incontro, conclusivo della manifestazione, tra i sindaci.

    Perugini "Corregere sistema schizofrenico". "Mobilitazione e dialogo per correggere un sistema schizofrenico che trasferisce sempre meno fondi ai comuni bloccandone la capacità d'intervento". Lo ha spiegato il vicepresidente dell'Anci e sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, a conclusione della manifestazione contro i tagli ai trasferimenti agli enti locali e per la modifica del Patto di Stabilità, che oggi a Bari ha portato a manifestare in piazza i sindaci del Sud. "Un dialogo con il sistema di governo territoriale chiesto con questa mobilitazione dei sindaci, che segue quelle organizzate in Lombardia e Toscana, sulla base di una forma rivendicativa comune". Perugini, prima di prender parte al breve corteo che ha visto sfilare un centinaio di sindaci su Corso Vittorio Emanuele II, ha parlato anche di federalismo: "Siamo per il potenziamento della autonomie locali, per il federalismo se significa autonomia, responsabilità, funzioni e risorse. Adesso siamo solo alla parte fiscale, manca del tutto quella istituzionale e le due cose dovrebbero invece camminare insieme. Il federalismo demaniale è un passo in avanti ma poteva venir meglio perché sui beni culturali e quelli della Difesa c'é un punto interrogativo, mentre sul Demanio marittimo va tutto alle Regioni e poi si vedrà".

    Emiliano "Situazione insostenibile per comuni sud". Per Michele Emiliano, sindaco di Bari, "il primo punto della battaglia dei Comuni è di evitare che nell'ansia di far quadrare i conti il ministro Tremonti ne destrutturi definitivamente il ruolo", aggiungendo che "se i tagli annunciati dal ministro dell'economia dovessero essere reali, la situazione diventerebbe insostenibile per i comuni del meridione". "Siamo in piazza oggi - ha detto, parlando con i giornalisti nel corso della manifestazione - perché i sindaci del sud sono quelli più esposti, devono sopportare l'indifferenza a livello nazionale e contemporaneamente devono avere a che fare con un contesto ambientale non facile". "Risolviamo - ha continuato Emiliano - problemi di welfare, di casa, lavoro, gestione delle città. E se si destruttura il punto di forza del Paese dal punto di vista finanziario, con questi due miliardi di euro da recuperare sui comuni di cui si parla in questi giorni, si rischia d'inginocchiare il Paese". Emiliano ha poi parlato di federalismo: "E' necessario anche per far smettere di pensare ai nostri fratelli del Nord che noi campiamo con il loro denaro. E' giusto il meccanismo del federalismo ma lo Stato deve assicurare standard uguali per tutti i cittadini italiani. Dopo di che si deve dare ai comuni l'autonomia impositiva. Bari, una delle città metropolitane meno costose per il contribuente in Italia, abbia cioé la possibilità di attrarre investimenti avendo un regime fiscale più favorevole rispetto a città molto più costose come Roma o Milano". Secondo Vito Santarsiero, sindaco di Potenza e delegato per il Mezzogiorno dell'Anci, "per le Regioni meridionali servono politiche concrete, visto che da otto anni questa parte dell'Italia cresce meno delle altre del Paese, e soprattutto registra un grave deficit di infrastrutture che occorre colmare"

    Disagio rifiuti e investimenti. "Su investimenti e rifiuti, due aspetti che caratterizzano fortemente la vita della nostra regione, manifestiamo il disagio del sistema dei comuni campani". Lo ha detto oggi a Bari il presidente di Anci Campania, Nino Daniele, partecipando alla manifestazione dei sindaci e amministratori del Mezzogiorno, tenuta oggi dall'Anci nel capoluogo barese. "Manifestiamo la necessità di metter mani al patto di stabilità e di farlo per gli investimenti: non chiediamo più soldi ma di utilizzare le risorse già disponibili per aprire cantieri e creare occasioni di sviluppo e occupazione. L'altro aspetto che molto ci preoccupa continua ad essere quello dei rifiuti: l'emergenza c'é ed è ancora in atto - ha spiegato il presidente di Anci Campania - anche se è stato dichiarato in modo non vero e surrettizio il suo superamento. Questa dichiarazione è servita a scaricare sui cittadini i costi di questo irrisolto e drammatico problema". Per il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, delegato dei 551 comuni della Campania all'iniziativa promossa dall'Anci, "finalmente il Sud manifesta e lo fa ponendo la necessità di discutere del federalismo e di apporre alcuni correttivi al patto di stabilità. Il federalismo deve partire dalla sussidiarietà e dalla solidarietà perché, se il Paese li perde, perdiamo di fatto l'unità nazionale". "Quanto al federalismo demaniale - ha concluso - non si comprende bene questo trasferimento di beni che beneficio potrà dare agli Enti locali, visto che in genere nei nostri territori sono da ristrutturare, adeguare e a questo si aggiungono i costi di gestione. Sembrerebbe più un aggravio di costi che una semplificazione"

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore