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    Falsi ricorsi contro Enel e Telecom, avvocato indagato a Vibo

     

     

    Falsi ricorsi contro Enel e Telecom, avvocato indagato a Vibo

    20 mag 10 Avrebbe presentato centinaia di ricorsi contro Enel e Telecom all'insaputa degli stessi ricorrenti incassando poi le spese legali liquidate dai giudici di pace. Per questo motivo la Procura di Vibo Valentia ha disposto una serie di perquisizioni, effettuate oggi dalla guardia di finanza, in alcuni studi riconducibili ad un avvocato, Domenico Spasari. Il legale è indagato per truffa e falso. La vicenda è venuta alla luce dopo le denunce presentate da centinaia di cittadini del vibonese chiamati in causa in appello da Enel e Telecom, società che in primo grado erano state condannate dai giudici di pace a risarcire danni cagionati da black out tecnici. Allo stato i ricorsi in appello presentati dalle due società al Tribunale di Vibo sono 660. Nel corso delle indagini è emerso che i ricorrenti erano all'oscuro di tutto, anche se risultavano presentatori dei ricorsi con il patrocinio dell'avv. Spasari. Dalle indagini fatte dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, secondo quanto è stato riferito, è emersa la responsabilità del legale nella falsificazione delle firme. In alcuni casi è emerso che il legale avrebbe presentato ricorsi per conto di persone decedute. Attualmente sono pendenti al Tribunale di Vibo Valentia oltre 1.500 ricorsi cosiddetti "seriali" che saranno valutati dagli inquirenti per verificare se tutti sono stati instaurati all'insaputa dei soggetti intestatari dei contratti di fornitura Enel e Telecom. Gli investigatori stanno anche cercando di stabilire come l'avvocato sia venuto in possesso di fotocopie di bollette e di documenti di riconoscimento dei ricorrenti per accertare se vi siano altre persone coinvolte nella vicenda. Nel corso delle indagini è emerso che il legale, nel 2009, era stato sospeso dall'Ordine degli avvocati di Vibo Valentia ed era stato poi riammesso dal Consiglio nazionale che aveva accolto un suo ricorso. Alla luce delle indagini della finanza, la Procura ha chiesto l'autorizzazione al gip ad effettuare le perquisizioni negli studi legali riconducibili al professionista al fine di sequestrare tutti i fascicoli "seriali". Alle perquisizioni hanno partecipato anche il magistrato titolare delle indagini e il legale delegato dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati per garantire l'assoluto rispetto delle regole procedurali.

     

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