Siulp: Allarme per chiusura commissariati nella Piana - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Siulp: Allarme per chiusura commissariati nella Piana

19 mag 10 "Si è appresa in questi giorni dagli organi di stampa una notizia che, se rispondesse alla realtà, vedrebbe vanificato in un sol colpo gli sforzi che quotidianamente gli operatori di Polizia compiono nell’attività di controllo del territorio, in particolar modo nella Piana di Gioia Tauro". Lo scrive in una nota la segreteria provinciale del Siulp di Reggio Calabria. "Giungono, infatti -scrivono-, voci di un “accorpamento” dei Commissariati presenti su quel comprensorio, precisamente quelli di Cittanova, Polistena e Taurianova. La notizia, che di per sé, lascia notevolmente perplessi, per tutta una serie di considerazioni, ha ovviamente suscitato allarme e preoccupazione trai i cittadini residenti, che vedono nei Commissariati una delle poche garanzie a difesa della legalità e della sicurezza ed unico punto di riferimento a tutela dei diritti civili. Gli ottimi risultati ottenuti nella lotta alla criminalità organizzata, che negli ultimi tempi hanno contraddistinto l’egregio lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, in particolare dalla Polizia di Stato, e la strategia di contrasto alle organizzazioni mafiose prodotta dall’attuale governo stridono parecchio con la non proprio brillante idea di soppressione dei citati presidi di Polizia. La presa di posizione di alcuni sindaci del comprensorio conferisce, a quella che noi riteniamo una congettura, una nota di credibilità sebbene un progetto di tal guisa non poteva e non può realizzarsi senza quantomeno interpellare il Questore di Reggio Calabria il quale, a sua volta, avrebbe certamente partecipato l’intenzione alle organizzazioni sindacali. Ed in tal senso mette conto aggiungere che sarebbe oltremodo paradossale e contraddittorio, da parte del Questore, a breve distanza dalle significative affermazioni rese durante la ricorrenza della Festa della Polizia, con le quali dichiarava che era necessario “…implementare il controllo del territorio e diffondere la cultura della legalità…”, condividere, sic et simpliciter, un progetto che in ogni caso richiede un’attenta analisi del territorio ed una valutazione complessiva delle ricadute. Certo è che tale notizia, vera o falsa che sia, ha destato un importante allarme sociale, contribuendo comunque a sollevare significative prese di posizione, politiche e non. In un momento storico estremamente delicato nella lotta alla ‘ndrangheta non si può nemmeno lontanamente pensare a scelte che, nei fatti, indeboliscono l’azione di contrasto alle attività criminali. Riteniamo che la politica del governo debba proseguire sulla strada intrapresa, i cui evidenti risultati hanno infuso nei cittadini una maggiore fiducia nelle Istituzioni ed una migliore speranza alle nuove generazioni, preoccupandosi piuttosto di individuare il giusto riconoscimento, economico e normativo, a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, in attesa ad esempio, oramai da diverso tempo, del rinnovo contrattuale relativo al biennio 2008/2009 ed al triennio 2010/2012, di un riordino delle carriere che garantendo una seria progressione di carriera trasmetta stimoli e motivazione al personale, del pagamento degli straordinari e delle missioni arretrate ed, infine, di nuove dotazioni di materiali e tecnologie. Non si può più pensare di combattere la criminalità organizzata sulla pelle degli operatori di Polizia, favorendo solo facili carriere, politiche e professionali, non si può più pensare di utilizzare i sacrifici dei poliziotti per conferenze stampe ed inutili statistiche, se non si è in grado di garantire un decoroso stato di vivibilità sociale e professionale a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, facendo in modo che la parola sicurezza non diventi solo un slogan da utilizzare come propaganda".