Appello processo Fortugno: difensori chiedono riapertura dibattimento

18 mag 10 Alcune richieste, tra cui la riapertura del dibattimento, sono state avanzate dai difensori degli imputati nel processo d'appello per l'omicidio di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri, in un agguato di 'ndrangheta, il 16 ottobre del 2005. Nel corso dell'udienza di stamani il giudice relatore, Rosalia Gaeta, ha svolto la sua relazione introduttiva illustrando la sentenza di primo grado e i ricorsi che sono stati presentati. Al processo d'appello è stato applicato anche il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria, Mario Andrigo, che ha rappresentato l'accusa in primo grado. Stamani si è appreso anche che la Corte di Cassazione ha fissato per il 30 giugno l'udienza durante la quale sarà discusso dell'istanza di rimessione del processo per 'legittima suspicione' presentata dal collegio difensivo nel corso della scorsa udienza. Dell'omicidio di Francesco Fortugno sono imputati Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti; Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l'esecutore materiale, e Domenico Audino, condannati tutti in primo grado all'ergastolo. Nel processo svoltosi a Locri in Corte d'assise furono anche condannati per associazione mafiosa Vincenzo Cordì (12 anni), presunto capo dell'omonima cosca, Carmelo Dessì (4 anni) e Antonio Dessì (8 anni). La prossima udienza del processo è stata fissata al 25 maggio quando i difensori avanzeranno tutte le altre richieste ed eccezioni preliminari.