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    De Rose (Confindustria) “Sanità tunnel senza fine, agire a tutela futuro”

     

     

    De Rose (Confindustria) “Sanità tunnel senza fine, agire a tutela futuro”

    14 mag 10 “Un piano di rientro dei debiti in Sanità che, di fatto, non c’è. Questa è la conclusione vera dell’incontro di ieri a Palazzo Chigi nel corso del quale il Governo ha detto no alla possibilità di utilizzo delle risorse FAS per la copertura del debito”. Così il Presidente degli Industriali calabresi, Umberto De Rose in una dichiarazione. “E’ anche mortificante, ha sottolineato De Rose, sentirsi dire che non vi è certezza nei conti e che nessuna azione di riqualificazione della rete assistenziale è stata avviata. Ed il problema non è soltanto quello di capire chi e perché ha prodotto questo debito; il problema vero è individuare una strada seria e concreta per uscire da questo tunnel di cui non si intravede neanche lontanamente la fine. Premesso che da sempre ci siamo dichiarati contrari al loro non corretto utilizzo, è però curioso, ha evidenziato De Rose, che le risorse FAS, ultimamente destinate per gli scopi più disparati – e forse neanche di così grande importanza come le quote latte – non possano essere disponibili per uno scopo che, comunque, può contribuire a tracciare una strada diversa per il futuro non solo dei conti ma anche dello sviluppo di tutta la Calabria. E questa decisione fa il paio con le decisioni assunte dal CIPE che destinano alla Calabria solo 106 milioni di euro sugli 11 miliardi disponibili. Ed allora il dubbio sorge spontaneo è una politica di indirizzo che segue un solo senso e che ha nell’antimeridionalismo lo spirito animatore di tutte le decisioni nazionali che comportano investimenti? Proprio per questo dubbio che ci attanaglia chiediamo al Presidente Scopelliti di avviare, come in parte ha già fatto nella Conferenza Stato Regioni, una forte azione a tutela del futuro della Calabria e dei calabresi dai quali ha ricevuto un così ampio consenso nella recente competizione elettorale. Ne ha tutta la forza e l’autorevolezza e, noi crediamo, anche la convinzione per rilanciare il ruolo e rafforzare il futuro di una regione difficile come la Calabria. Tant’è! Intanto però si ritorna a parlare di aumento delle tasse per far fronte al debito quasi come se fossero i cittadini e le imprese i responsabili dello sfacelo nella sanità calabrese e senza considerare che, anche qualora fosse, i margini di manovra sono pressoché inesistenti in considerazione del fatto che la tassazione regionale è già al massimo possibile. In ogni caso, ha proseguito De Rose, è fuor di dubbio la necessità di dover intervenire, ed è questa l’ulteriore esortazione che facciamo al Presidente Scopelliti, con una forte iniziativa di razionalizzazione e qualificazione di tutta la rete assistenziale pubblica e privata, anche e soprattutto attraverso tagli chiari e netti che, sempre garantendo la qualità delle prestazioni e dei servizi, segnino un punto di rottura con il passato e l’avvio di un’inversione di tendenza utile e necessaria allo stesso tempo per i calabresi. Solo passando attraverso una profonda opera di chiarificazione prima e di energico intervento poi, è possibile chiedere ai calabresi sacrifici, ed è solo a queste condizioni, ha concluso De Rose, che i calabresi saranno disposti a contribuire al risanamento.

     

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