Treni fermi in Calabria contro tagli, Sit in a Villa - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Treni fermi in Calabria contro tagli, Sit in a Villa. Partecipazione al 92%

13 mag 10 E' iniziato alle 21 di ieri sera e sta andando avanti con un sit-in nella stazione di Villa San Giovanni lo sciopero dei lavoratori delle ferrovie indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa, Fast e Orsa contro i tagli ai treni in Calabria. Per tutta la notta e' stato attuato un presidio nella stazione di Reggio Calabria dai sindacati che hanno presentato un esposto contro Trenitalia per l'utilizzo di personale del centro operativo di Napoli, in sostituzione di quello in sciopero, appartenente al compartimento di Reggio Calabria. ''Il nostro esposto - afferma Pasquale Lagana', segretario provinciale della Filt-Cgil di Reggio - riguarda in primo luogo la violazione del diritto di sciopero, ma evidenzia anche un problema di sicurezza nei trasporti, giacche' Trenitalia ha imposto al personale in servizio da Napoli di prolungare i propri turni di lavoro fino alle stazioni dei arrivo dei convogli. E' accaduto cosi' che i macchinisti partiti da Napoli verso Roma, siano stati costretti dopo il viaggio di ritorno fino a Paola a prolungare l'attivita' fino a Reggio Calabria Centrale, con turni di lavoro che hanno toccato anche le 18 ore continuative''. E ieri sera, all'arrivo di un Eurostar proveniente da Roma, agenti della Polfer hanno svolto un'accertamento sui macchinisti in servizio sul treno. A Villa San Giovanni si rafforza, intanto il presidio dei ferrovieri calabresi in sciopero. ''E' una manifestazione molto colorata - sostiene ancora Lagana' - che intende difendere la presenza e la dignita' del servizio ferroviario in Calabria''. Tra i rappresentanti politici presenti il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, ed il consigliere regionale del Pdl Candeloro Imbalzano.

Partecipazione al 92%. ''Lo sciopero generale dei trasporti in Calabria ha avuto una percentuale altissima di adesione in tutti i comparti ed in tutte le aziende interessate dall'azione di protesta. Nei ferrovieri l'adesione si aggira attorno al 92% che rappresenta una delle percentuali piu' alte degli ultimi 20 anni''. E' quanto afferma, in una nota, Nino Costantino, segretario generale della Filt-Cgil calabrese. ''Questa forte partecipazione dei lavoratori dei trasporti calabresi - prosegue Costantino - e' la risposta all'atteggiamento del Gruppo Fs e del Governo nazionale che continua in una politica di depauperamento del sistema della mobilita' nella nostra regione e che nega elementari servizi ai lavoratori ed ai cittadini calabresi. La Calabria e' oggi marginale dal resto del Paese e dell'Europa''. A giudizio del segretario generale della Filt-Cgil calabrese ''la politica di dismissione e di tagli di servizi passeggeri e merci da parte delle aziende del Gruppo Fs nonche' di una mancata politica da parte del Governo nazionale in grado di dare risposte adeguate alla nostra regione evidenzia un atteggiamento di ostilita' verso i calabresi che non ha pari in nessuna altra regione del Paese. Per questo, lo sciopero e la riuscita manifestazione di Villa San Giovanni sono solo il primo atto di un'azione di protesta che continuera' nelle prossime settimane, fin quando almeno il Governo e Trenitalia non attiveranno il tavolo di confronto nazionale sulla Calabria''. ''La vertenza che abbiamo costruito - sostiene ancora Costantino - avra' una sua necessaria continuita' anche per le emergenze quali quella della Salerno-Reggio Calabria, dove l'interruzione del tratto fra Scilla e Santa Trada ha completamente tagliato fuori la citta' e gran parte della provincia reggina. Il Governo deve dare immediate risposte, Trenitalia e le aziende nazionali devono assumersi le loro responsabilita', la Giunta regionale deve immediatamente costringere il ministro Matteoli a concertare con il sindacato un piano straordinario per una mobilita' sostenibile e di qualita' anche per la nostra regione''.