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    Cresciuto dell'8% il numero delle auto in Calabria

     

     

    Cresciuto dell'8% il numero delle auto in Calabria

    11 mag 10 Negli ultimi cinque anni in Calabria il numero delle autovetture e' aumentato del 7,91%, passando dalle 1.087.761 unita' del 2005 alle 1.173.771 del 2009. La ragione di questa crescita, secondo l'Osservatorio sulla Mobilita' Sostenibile di AIRP (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) che ha svolto l'analisi da cui provengono questi dati, e' in primo luogo da ricondursi alle perduranti carenze delle principali modalita' di trasporto pubblico (autobus e treno) che in molti casi rendono praticamente obbligatorio il ricorso all'autovettura privata. Anche in Calabria sulla costante crescita del numero delle auto, sottolinea AIRP, incidono particolari fattori strutturali, come la conformazione fisica del territorio che, soprattutto nelle aree extraurbane sollecita di fatto la domanda di mobilita' privata. Nelle aree urbane della Calabria l'aumento del numero delle auto e' poi spesso la conseguenza dell'espansione urbanistica nelle aree immediatamente al di fuori delle citta' che, in mancanza di un adeguato sviluppo di infrastrutture di trasporto pubblico, accresce le esigenze di mobilita' e rende indispensabile l'utilizzo dell'auto. Vibo Valentia con una crescita tra il 2005 ed il 2009 del numero di autovetture pari al 9,32% a guidare la graduatoria calabrese, seguono Cosenza (8,4%), Crotone (7,72%), Reggio Calabria (7,56%) e Catanzaro (6,9%). A livello nazionale sono le regioni meridionali-centrali quelle che hanno fatto registrare tra il 2005 ed il 2009 gli aumenti piu' significativi. In testa la e' la Calabria (+7,91%), seguita nell'ordine dalla Basilicata (+7,67%), dal Lazio (+7,14%), dal Molise (+6,97%), dalla Sardegna (+6,94%), dalla Sicilia (+6,81%) e dalla Puglia (+6,15%). La ragione dell'aumento del numero di auto nelle regioni meridionali-centrali del nostro Paese e' essenzialmente dovuto all'effetto concomitante del progressivo allineamento del tasso di motorizzazione ai livelli della media nazionale. Sul piano nazionale, comunque, nel corso del 2009 si e' registrato un contenimento della crescita del parco circolante di auto dovuto innanzitutto alla crisi economica ed in secondo luogo al fatto che l'impatto degli incentivi alla rottamazione se da un lato ha sostenuto la domanda, dall'altro non ha influito sulla consistenza del parco circolante in quanto per ogni auto acquistata con gli incentivi ne e' stata radiata un'altra. Per quanto riguarda l'impatto ambientale e' importante implementare i comportamenti virtuosi, quali l'utilizzo di pneumatici ricostruiti, una scelta dalle forti valenze ecologiche. Il pneumatico ricostruito, infatti, e' un prodotto sicuro e perfettamente compatibile con la scelta di soluzioni rigorose dal punto di vista tecnologico e per di piu' con prestazioni del tutto analoghe di quelle del pneumatico nuovo e di qualita'. E proprio per queste ragioni, secondo l'AIRP, la quota della ricostruzione nel nostro Paese dovrebbe aumentare consentendo di sfruttarne fino in fondo le valenze ecologiche in quanto ricostruire consente di risparmiare importanti risorse energetiche e consente di rallentare lo smaltimento nell'ambiente di pneumatici usati, assicurando cosi' una seconda vita ad un pneumatico nuovo di qualita'

     

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