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    Esperimenti dell’Inps, problemi per i pensionati italiani all’estero

     

     

    Esperimenti dell’Inps, problemi per i pensionati italiani all’estero

    05 apr 10 “Sempre più sono i problemi e le difficoltà per quelle persone che percepiscono un beneficio italiano all’estero. Dalla burocrazia dell’INPS all’inesperienza delle entità bancarie conformano un quadro non molto incoraggiante se consideriamo l’etá media dei pensionati”. Ne danno notizia José Tucci e Leonardo Olivieridell’Associazione degli italiani in Argentina. Molti pensionati stanno ricevendo una lettera dell’ICBPI - Istituto Centrale delle Banche Popolari Spa -, sebbene sia scritta in spagnolo ed italiano, lo stile in cui è stata redatta la rende praticamente incomprensibile per la gran maggioranza dei beneficiari, che come ben si sa, sono persone anziane. Tutti noi sappiamo delle condizioni d’insicurezza che soffre la nostra società ed in particolare gli anziani. Non è comprensibile come la Banca Popolare si dedichi ad esporre in questo modo tutti i beneficiari. Di quel tema dell’insicurezza già si era parlato qualche anno fa quando l’Itau aveva inviato una serie di comunicazioni e lettere, ossia, la tematica non è già nuova, ma la Banca Popolare sembra che non ricorda o non le importa. Ma andiamo a quest’ultima lettera su Western Union. È un procedimento normale che l’Italia esiga almeno una volta l’anno che i beneficiari si presentino in banca per certificare l’esistenza in vita. La Banca Popolare vuole comprovare l’esistenza in vita dei titolari ed ha affidato alla Western Union il pagamento di questo mese. Allora, ciò che non si capisce è perché non si è affidata all’Itau per fare la suddetta pratica. Forse ciò è una dimostrazione di quello che sta per venire. Si assicura che da un po’ di mesi sará Ciy Bank a gestire il pagamento delle pensioni. D’altra parte, si sono messe in evidenza nuovamente le negligenze tra le entità paganti, prodotto di un’improvvisazione allarmante. Per esempio, la Western Union esige che il documento d’identità che si presenta per la riscossione contenga i dati che coincidano con l’assegno ricevuto: esempio se il pagamento viene in nome di Giuseppe Rossi con il doc. valido in Argentina in cui figura il nome tradotto in spagnolo, per esempio José Rossi, non gli pagano. Ovviamente perché non conoscono com’è il funzionamento del sistema previdenziale italiano ed in particolare non hanno la più remota idea di come funziona l’INPS. Se per esempio un nome coincide in italiano con lo spagnolo: esempio Angela ma a quella persona le hanno aggiunto il cognome da sposata nemmeno riscuote. Consultata la banca italiana ICBPI ci ha risposto che “il cassiere che ha un dubbio chiami al 0039 06 45485591/ 691 e chieda chiarimenti”. Realmente incredibile che un cassiere, dinanzi ad ognuna delle situazioni che sono molte, chiami per telefono in Italia. La verità, è indignante e questo mette in evidenza il poco interesse nel voler trovare una soluzione. Altra situazione, la direttiva che ha la Western Union è quella di pagare solo ai titolari. Ci sono casi in cui o sono prostrati sono impossibilitati a deambulare e ricorrono alla figura del rappresentante. Non è tenuto in considerazione e vogliono vedere il titolare allo sportello. Ancora una volta dinanzi ad ogni innovazione si generalizza il caos. Si dimenticano dell’età media dei nostri pensionati e delle loro difficoltà. Sembrerebbe essere che vogliono solo risultati senza importare le confusioni generate. Tutta quest’amara e sfortunata situazione lascia bene in chiaro l’alto livello d’inefficienza e disinteresse da parte dell’entità bancaria italiana, ma soprattutto quelli che ne “pagano” le conseguenze sono i beneficiari. È imprescindibile che la smettano di “sperimentare” e si applichino soluzioni concrete. Siamo coscienti della delicata situazione economica che soffre l’Italia, ma come dicono molti specialisti, il taglio di per sé non è garanzia d’efficienza. Che si cerchino soluzioni “più economiche”, ma che non si pregiudichino le persone, ossia, che il taglio non si trasmetta alla gente ed in questo caso, alla comunità italiana all’estero.

     

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