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In Sila l’aria più pulita al mondo, meglio che al Polo nord
In Sila l’aria più pulita al mondo, meglio che al Polo nord 15 lug 10 Analisi scientifiche lo attestano con certezza: in una zona della Sila Piccola, nel catanzarese, c'e' aria pulita da primato europeo. La scoperta e' stata fatta da Stefano Montanari e Antonietta Gatti, esperti di Nanopatologie, che hanno lavorato a Tirivolo, nel comune di Zagarise, nel parco avventura Orme nel Parco, all'interno del Parco Nazionale della Sila. I risultati del loro lavoro sono stati illustrati al Centro Visita ''Antonio Garcea'', di localita' Monaco a Taverna. All'incontro con la stampa hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell'Ente Parco nazionale della Sila, Sonia Ferrari, e il direttore Michele Laudati. ''Questa ricerca - e' stato detto - oggi pone un problema, come tutelare al meglio il patrimonio di quel territorio e della Calabria intera che meriterebbe una maggiore, puntuale e costante attenzione verso la difesa e la promozione delle risorse ambientali''. I campionamenti dell'aria da parte dei due ricercatori sono stati effettuati utilizzando filtri che trattengono la polvere, poi osservati con un microscopio elettronico a scansione dotato di un sensore di microanalisi a raggi X, grazie al quale si sono identificati i granelli di polvere, sia per la morfologia che per la composizione chimica. ''L'aria in Sila e' pulitissima - hanno spiegato Montanari e Gatti - molto migliore di quella dell'arcipelago delle Isole Svalbard, vicino al Polo Nord, una zona scarsamente popolata e senza strade e, nella nostra esperienza ventennale, in assoluto la migliore che mai ci sia capitato di incontrare''. Adesso si pone il problema di come tutelare questo patrimonio. ''Il contributo dei Parchi attualmente - ha detto il presidente Ferrari - e' fondamentale per diversi motivi. Non solo per la tutela dell'ambiente, ma anche per lo sviluppo di aree che spesso sono svantaggiate e che, grazie all'operato dei Parchi, possono sfruttare delle occasioni di sviluppo sostenbil ed economico. I Parchi svolgono anche una funzione sociale, essendo dei luoghi di incontri e di coesione in generale''. Anche il direttore del Parco, Laudati, ha sostenuto l'eccezionalita' della scoperta della purezza dell'aria in Sila, ed ha illustrato una serie di importanti scoperte ottenute negli ultimi anni nel Parco Nazionale, quali per esempio la presenza della lontra, del tritone crestato, del coleottero ''cucujus cinnaberinus''. Nel corso di uno dei progetti di ricerca internazionali che la dott.ssa Antonietta Gatti ha diretto e dirige si presentò la necessità di valutare possibili inquinamenti indotti dalla sintesi di nanoparticelle in laboratori e industrie nanotecnologiche e le fu chiesto di trovare un luogo in cui l'inquinamento dell'aria fosse ad un livello considerabile prossimo allo zero. “Ci rendemmo subito conto - scrive il dott. Montanari in un articolo apparso sulla rivista Biolcalenda – che un luogo del genere non può esistere, e non può esistere perché l'atmosfera è una sorta di contenitore che, per grande che sia, non ha barriere. Dove cercare allora? Avendo un partner di ricerca norvegese, provammo alle Isole Svalbard, un arcipelago scarsissimamente abitato dove non esistono strade, vicino al Polo Nord e, perciò, un ottimo candidato. Con nostra sorpresa non fu così: anche lassù tra i ghiacci, a mille chilometri da Capo Nord le polveri inquinanti erano arrivate e il microscopio elettronico ce le mostrava impietosamente.” Nel mese di agosto del 2009 i due ricercatori decisero di trascorrere una vacanza in Calabria e scelsero una delle proposte di viaggio di Orme nel Parco. Un giorno di agosto furono ospitati nel parco avventura a Tirivolo dove, per pura curiosità, piazzarono i loro strumenti di rilevazione. I campionamenti dell'aria furono effettuati utilizzando appositi filtri che trattenevano la polvere. Questi furono poi osservati sotto un microscopio elettronico a scansione costosissimo, dotato di un sensore di microanalisi a raggi X che permise di identificare i granelli di polveri sia per la morfologia che per la composizione chimica. “Tornati al lavoro – prosegue Montanari – analizzammo i risultati. Ci si creda o no, l'aria era pulita, molto meglio di quella delle isole Svalbard e, nella nostra esperienza (ventennale ndr), in assoluto la migliore che mai ci sia capitato di incontrare.” In entrambi i casi non sono state trovate molte polveri ma, quello che è apparso singolare è che, mentre in Sila sui filtri si è depositata solo della normale polvere, alle Svalbard è stata rilevata anche per esempio una pallina di piombo con attaccate palline molto più piccole. “Queste, – spiega la dott.ssa Gatti - sicuramente provenivano da processi combustivi. Quindi il campione di polveri prelevato nelle isole Svalbard non era per noi un buon riferimento di zero inquinamento, mentre quello prelevato in Sila si.” I risultati di queste analisi sono stati inseriti anche in una banca dati (in costruzione) che fa parte del rapporto finale di un Progetto Europeo di nanotossicologia chiamato DIPNA (Development of an integrated platform for the nanoparticles risk assessment) (FP6-NMP-2006-09). La notizia conferma e certifica che l'aria della Sila è davvero purissima. “Spiegazioni ce ne sono diverse – aggiunge Montanari - da quelle di fisica secondo cui, a causa della rotazione terrestre, il particolato sospeso tende a portarsi verso i poli, fino a tirare in ballo l'altitudine.” Tutto questo è stato possibile perché i due ricercatori, nel corso delle loro indagini, si sono potuti avvalere di un microscopio potentissimo, unico in Italia, con il quale continuano ad effettuare le loro importantissime ricerche. Per finanziare almeno in parte le loro ricerche, Montanari e Gatti hanno fondato un’associazione chiamata “Ricerca è Vita Onlus”, con la speranza di riuscire a sensibilizzare l'opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare l’ambiente e dunque la propria salute. Il Parco Nazionale della Sila ed il relativo Ente sono stati istituiti con D.P.R. 14.11.2002.
Il Parco tutela aree di rilevante interesse ambientale in Sila Grande, Sila Piccola e Sila Greca per complessivi 73.695 ettari. Queste aree rientravano nei territori del Parco Nazionale della Calabria, istituito nel 1968, e sono distribuite tra 21 comuni all’interno delle 3 province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Nel territorio del Parco operano anche 6 comunità montane. TERRITORIO Acque
Flora Il sottobosco offre le condizioni ideali per la crescita di funghi di ogni specie non commestibili e commestibili. Tra questi è possibile trovare le migliori qualità di porcini, ovuli, lattari ecc. Fauna I boschi ospitano nidi di diversi volatili tra cui il picchio nero, il picchio verde e un raro tipo di picchio rosso mezzano, l’upupa, la ghiandaia e il crociere. Tra i rapaci diurni si annoverano poiane, astori, sparvieri, falco pellegrino e nibbio reale. I rapaci notturni sono invece il gufo reale, l’allocco e il barbagianni. I pendii più esposti al sole offrono ottime tane alle temibili vipere, mentre le acque dei laghi sono popolate da trote.
SPORT, VISITE E TEMPO LIBERO IN SILA All’interno dei Centri Visita si trovano Musei Naturalistici, Sentieri Didattici, Orti Botanici, Giardini Geologici, Giardini della Biodiversità, Recinti Faunistici, Planetari, Laboratori Didattici. Ecomusei Il primo Parco Avventura della Calabria, il più grande del sud Italia, parco acrobatico sospeso fra gli alberi immerso in uno splendido bosco di faggi, è presente in Sila Piccola, nella Provincia di Catanzaro. Turismo Scolastico/Educativo, Turismo Sociale, Turismo Accessibile
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