Sviluppo Italia Calabria: a rischio 140 posti di lavoro

29 giu 10 In una lettera al Presidente Giuseppe Scopelliti e all’assessore alle attività Produttive, Caridi, le sigle sindacali di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl fanno presente che con "il prossimo 30 giugno 2010 scade l’ultima proroga al piano di riordino per la cessione della società Sviluppo Italia Calabria. Tale società attualmente ha nel suo organico – fanno rilevare – circa 140 lavoratori che allo stato corrente vivono senza alcuna certezza circa il loro futuro lavorativo. Già diversi tentativi nel passato si sono esperiti per trovare una soluzione negoziale con la società capogruppo Sviluppo Italia (oggi Invitalia), la Giunta regionale della Calabria ed il Ministero delle Attività produttive, ma a tutto oggi non vi è stato seguito». I sindacati, «in assenza di notizie riguardo lo stato di avanzamento del protocollo d’intesa sottoscritto in data 27/11/2008 tra MISE, Regione Calabria e Invitalia s.p.a., e vista la mancata attuazione di quanto previsto nella Delibera della Giunta Regionale n° 817 del 12 novembre 2008 che lo ha decretato, sollecitano la convocazione di una riunione per tentare di arrivare ad un’ipotesi condivisa che possa superare il problema. In assenza di risposta – scrivono i sindacati – saremo costretti ad attivare le azioni di protesta che si renderanno necessarie vista la preoccupante situazione di 140 famiglie calabres".

"Grande preoccupazione esprime la Cisl Calabria riguardo il futuro dei lavoratori di Invitalia Calabria impossibile continuare a procrastinare ulteriormente una vicenda così delicata". Lo afferma il segretario della CISL Rosi Perrone. "Necessita -spiega- un immediato coordinamento fra Governo regionale e nazionale ed un superamento delle incertezze strategiche e gestionali della capogruppo Invitalia Spa, per evitare un ulteriore tracollo occupazionale e per non rischiare di depauperare un patrimonio di professionalità, che possono essere proficuamente utilizzate in ambito di sviluppo territoriale, come già avvenuto in passato. Per tale motivo bisogna urgentemente individuare una data certa di incontro tra Regione Calabria e Sindacati Regionali Confederali per decidere se dare seguito a quanto concordato il 27 novembre 2008 oppure pervenire ad altra soluzione condivisa. Il 30 giugno p.v. scadono, infatti, i termini, previsti dalla legge, per l’attuazione del piano di riordino relativamente alle società regionali.

"Sono ormai trascorsi oltre tre anni da quando, con la legge finanziaria 2007, veniva deciso che la società Sviluppo Italia Calabria(Invitalia) doveva essere trasferita alla Regione Calabria, anche a titolo gratuito, previo accordo fra la stessa amministrazione regionale e la capogruppo, ma ad oggi tutto ciò non è ancora avvenuto -sostiene Bonaventura Ferri Segretario Regionale della UIL Calabrese- il 30 giugno 2010 scade l’ultima proroga al piano di riordino per la cessione della società che ha nel suo organico circa 140 lavoratori che con le rispettive famiglie vivono senza alcuna certezza circa il loro futuro lavorativo. E' assurdo, conclude il sindacalista, il Governo regionale deve prendere una posizione forte per dare una risposta a questi lavoratori calabresi".

"Considerare la vertenza circoscritta alle istanze dei 140 lavoratori e delle loro famiglie è un equivoco pericoloso". Lo afferma il segretario regionale dell'UGL Antonio Franco. "Al contrario, -aggiunge- la crisi investirà numerosi giovani calabresi, pronti a rischiare la coraggiosa carta dell’impresa grazie all’ausilio delle professionalità di SI Calabria e che, purtroppo, non avranno più un’occasione per emergere nel mondo del lavoro".