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Beni per 3 mln di euro confiscati dalla PS al cognato del boss Forastefano
Beni per 3 mln di euro confiscati dalla PS al cognato del boss Forastefano 24 giu 10 Nuovo colpo della Questura di Cosenza ai beni delle cosche. Questa mattina a seguito di una operazione condotta dagli uomini del Questore Scifo un nuovo imponente sequestro di beni per un valore di tre milioni di euro sono stati confiscati a Cosimo Giuseppe Rizzo, 39 anni di Cassano e cognato del boss Antonio Forastefano, elemento di spicco all’interno della stessa organizzazione criminale, con il compito specifico di gestire il settore delinquenziale della droga per conto e nell’interesse di tutta la cosca.. Proseguono così senza sosta le indagini patrimoniali disposte dal Questore Scifo e delegate al competente Ufficio Misure di Prevenzione della Questura diretto dal Vice Questore Aggiunto d.ssa Raffaella Pugliese che ha dato esecuzione, ai sensi della normativa antimafia, al sequestro dei beni. Rizzo è elemento di spicco all’interno della stessa organizzazione criminale, con il compito specifico di gestire il settore delinquenziale della droga per conto e nell’interesse di tutta la cosca. Arrestato a seguito dell’operazione “OMNIA” della Procura Distrettuale di Catanzaro per associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti ed altro Rizzo è attualmente detenuto. Su proposta articolata di questo Ufficio, ritenuti sussistenti tutti i presupposti di legge, il Tribunale misure di prevenzione di Cosenza, presieduto dal dr. Giovanni Garofalo, ha disposto prima la sorveglianza speciale per anni cinque con obbligo di soggiorno e poi il sequestro ai sensi della legislazione antimafia dei seguenti beni riconducibili al RIZZO ed al suo nucleo familiare: IMMOBILI: TITOLI Ogni accessorio, pertinenza o arredo dell'abitazione e di qualsiasi oggetto da intendersi di valore che venga rinvenuto all'atto del sequestro. Nell’ambito attuativo della complessa normativa antimafia di riferimento, nell’arco di appena un anno, sono stati proposti ed eseguiti dall’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza TREDICI sequestri dei beni ai sensi della legislazione antimafia ( legge 575/1965), per un ammontare di circa 55 milioni di Euro e dodici sono state le connesse confische pure eseguite dallo stesso ufficio per un ammontare complessivo di 83 milioni di euro. Il dato evidentemente positivo è quello di avere sottoposto a sequestro preventivo e poi a confisca, beni per circa 140 milioni di euro; il che ha significato aver sottratto tali considerevoli cifre alle cosche mafiose che, come si sa, inquinano l’economia legale con i proventi del riciclaggio ed utilizzano gli ingenti capitali, illecitamente accumulati, per i fini criminali delle proprie organizzazioni delinquenziali. L’azione investigativa si è svolta in alcuni territori della provincia di Cosenza che, per le complesse situazioni di ordine e sicurezza pubblica, hanno, negli ultimi anni, maggiormente destato allarme sociale. Tra i molti beni sottoposti a sequestro e confische figurano diverse aziende, cementifici, terreni agricoli ed agrumeti di vaste dimensioni, ville ed abitazioni, conti correnti, polizze assicurative, esercizi commerciali, un intero centro commerciale, un noto hotel delle piana di Sibari, centinaia fra autocarri, utilitarie e lussuose autovetture.
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