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Quando l'handicap diventa lavoro: giovani sordi aprono coop

05 giu 10 Hanno affrontato il loro handicap uditivo tramutandolo in un'esperienza di lavoro, realizzando una cooperativa di servizi per chi, come loro, e' costretto a convivere con il grave handicap. L'esperienza e' quella di tre giovani fratelli, due ragazzi e una ragazza, residenti a Filogaso, un piccolo centro della provincia di Vibo Valentia. La cooperativa si chiama "Udire", a conferma degli obiettivi che i tre ragazzi hanno deciso di seguire. Con l'aiuto del padre, un ingegnere, e della madre, un'insegnante, i tre sono riusciti a fare ricerche nel settore, riproducendo con particolari accorgimenti diversi tipi di protesi programmate sui casi specifici. "Ogni singola persona - ha raccontato il padre dei tre giovani - deve poter avere costruito il suo speciale supporto tecnico e poter cosi' seguire un suo specifico corso di riabilitazione ed educazione". La cooperativa ha potuto cosi' studiare e centrare percorsi formativi esemplari. La figlia, che dirige l'azienda, si e' laureata, ha seguito vari master di specializzazione nel campo delle tecniche di intervento a favore degli audiolesi, e' impegnata in vari corsi di specializzazione. I suoi due fratelli piu' piccoli, anche loro assistiti dal papa' non sembrano mai avere avuto limitazioni e si esprimono con una naturalezza ed una pienezza veramente ammirevoli. In una struttura all'avanguardia sono riusciti cosi' a realizzare un sogno, che oggi ospita circa trenta persone audiolese, di cui buona parte bambini ed adolescenti