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    WWF: "Una vergogna la modifica al calendario venatorio"

     

     

    WWF: "Una vergogna la modifica al calendario venatorio"

    24 dic 10 Per la terza volta in cinque mesi, la Regione Calabria, con un articolo della legge di bilancio, ha modificato il calendario venatorio, rimangiandosi, dopo appena 43 giorni, quanto aveva disposto per la stagione di caccia in corso. Lo afferma Il Wwf. ''Il fatto - e' detto in un comunicato - semplicemente vergognoso e mai accaduto prima e' che le nuove modifiche, che prolungano la strage di animali selvatici in certi casi fino al 30 gennaio, sono state disposte dopo che lo scorso 4 novembre il TAR della Calabria, su ricorso delle associazioni ambientaliste, aveva bocciato sonoramente il precedente calendario venatorio pubblicato il 23 agosto, costringendo la Regione stessa ad un rapido adeguamento, che viene ora spudoratamente cancellato dalla decisione del Consiglio Regionale. Le stesse indicazioni scientifiche che erano state redatte dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) per la stesura dei calendari, disattese dal calendario sospeso dal TAR e successivamente recepite, vengono di nuovo sfacciatamente ignorate . Mai, nella storia della Regione, si era giunti ad un tale livello di sudditanza nei confronti del mondo venatorio e di autentico disprezzo per una sentenza di un Tribunale Amministrativo. Un ulteriore esempio, l'ennesimo, del degrado delle istituzioni, in nome dell'interesse elettorale e dello strapotere di una minoranza assoluta di cittadini armati che - letteralmente - dettano legge come se la fauna fosse una loro assoluta proprieta'. Altro che patrimonio indisponibile dello stato, altro che tutela nell'interesse della collettivita' nazionale e internazionale! In Calabria l'imperativo assoluto e' andare a caccia il piu' possibile, anche a costo di prendere una sentenza del TAR e mettersela sotto i piedi , come se nulla fosse. La decisione del Consiglio appare ancor piu' grave se si considera che siamo appena all'inizio della stagione invernale, che ha gia' avuto un pesante anticipo con l'ondata di freddo che ha interessato tutta l'Italia e non ha certo risparmiato la Calabria : per tutta risposta, anziche' adottare provvedimenti di tutela per la fauna messa in difficolta' dalla neve e dal gelo dei giorni scorsi, la Regione prolunga la caccia a determinate specie fino a venti giorni , un bel regalo di Natale per chi non vede l'ora di perseguitare fino all'ultimo Tordi, Beccacce e quant'altro. Per non parlare di quell'autentica piaga rappresentata dal bracconaggio, favorito dall'assoluta carenza di vigilanza.Se poi si considera una prima stesura del calendario venatorio, approvata dall'ISPRA e sostituita in extremis dalle associazioni venatorie ai primi di agosto, il successivo calendario dettato dalle stesse associazioni e approvato dalla regione il 23 dello stesso mese, l'ordinanza del Tar dei primi di Novembre con conseguente sospensione della caccia e l'immediato adeguamento della Giunta con un nuovo calendario, siamo dunque alla quarta modifica in cinque mesi! Un record assoluto di cui ci si dovrebbe vergognare.Alla luce di tanta incredibile arroganza istituzionale e solerzia filovenatoria , ogni eventuale accenno alla tutela della natura e dell'ambiente in questa regione suonerebbe come un oltraggio al comune senso del pudore''

     

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