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    Dedicata a Giacomo Albo strada di Grimaldi

     

     

    Dedicata a Giacomo Albo strada di Grimaldi

    27 apr 10 E’ stata intitolata a Giacomo Albo la strada di Grimaldi che collega collega Corso Trento a Via Palmarini. Sabato scorso la cerimonia di inaugurazione preceduta da un convegno sullo scienziato e politico grimaldese. Al convegno sono intervenuti il sindaco Giovanni Notarianne, la professoressa Francesca Vecchio, in rappresentanza del locale Istituto Comprensivo, l’assessore alla cultura Giustino Mauro, il professor Giacomo Albo, nipote dell’omonimo illustre grimaldese. Presenti in sala, accanto agli amministratori comunali, il presidente della Comunità Montana del Savuto Giovanni De Rose, il sindaco di Altilia Pietro Miceli, l’assessore all’ente montano Giuseppe Albo, autorità politiche, civili, militari e religiose. Realizzata grazie ad un finanziamento regionale concesso durante l’amministrazione Albo e all’assunzione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, per la restante parte, la nuova strada fa da collegamento tra il centro storico del paese, la chiesa matrice, la sede municipale e Piazza G. Amantea, e valorizza Via Palmarini. Il progetto è stato redatto dagli architetti Quintino Medaglia e Antonio Mazza, mentre i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Bossio. La nuova via d’accesso, per volere dell’amministrazione comunale, è stata intitolata a Giacomo Albo. Nato a Grimaldi nel 1871 da Anna Mauro e Francesco Albo, uomo di scienza e di cultura, Albo si laureò presso l’Università di Palermo, in Scienze Naturali prima e, successivamente, in Chimica. Due anni dopo iniziò la sua prestigiosa carriera universitaria, nel corso della quale si registrano ventotto pubblicazioni. Accanto alle sue attività di studioso, intraprese anche una carriera politica, nella quale rimase sempre fedele all’ideale socialista, al punto da subire la persecuzione e la minaccia da parte dei fascisti. Sulla vita di Albo, la sua carriera politica e universitaria, si è parlato a lungo nel corso del convegno. Il primo a prendere a la parola è stato Giovanni Notarianne. Nel suo intervento il sindaco ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale, assunto nella presentazione del programma elettorale, di valorizzare la storia grimaldese, «una storia – ha detto - che non può continuare ad essere marginalizzata nelle indistinte memorie collettive», ed ha reso noto che «l’amministrazione intende restituire alla comunità gran parte del proprio legittimo vanto storico, quel vanto dovuto soprattutto ai figli che hanno reso onore al popolo grimaldese». Dopo di lui, la professoressa Francesca Vecchio ha letto l’intervento scritto da Raffaela Maria Albo, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Grimaldi, che per problemi di salute non ha potuto essere presente alla cerimonia. «A Giacomo Albo – ha scritto fra le altre cose il dirigente scolastico – è dedicata una parte della nascente biblioteca scolastica multimediale. Gli alunni conosceranno anche in tal modo il suo amore per la cultura e per il suo paese, conosceranno la sua passione per una politica contro i soprusi e le dittature, il suo seguire i valori e gli ideali senza mai tentennare, in anni difficili, in cui si pagava di persona il desiderio di studiare e di essere liberi». Molto dettagliata e ricca di informazioni sulla vita e la personalità di Giacomo Albo è stata la relazione dell’assessore Giustino Mauro, che ne ha sottolineato la fedeltà all’idea socialista, tale da non farlo cedere né alle lusinghe, né alle minacce di Mussolini, al punto che le ritorsioni del governo fascista gli procurarono, contestualmente alla destituzione degli incarichi universitari, la fama di riformista, di uomo dalle grandi qualità umane, di coerenza ideologica, di educatore che si è sempre ispirato ai principi della libertà. «Mai questo personaggio – ha sottolineato Mauro - ebbe il timore di ciò che il suo atteggiamento avrebbe potuto procurargli, ma sempre, con fierezza e convinzione portò avanti le proprie idee e la sua perseveranza vinse sulla prepotenza altrui». Ha chiuso il convegno il saluto del professor Giacomo Albo, che ha parlato di suo nonno come di un uomo atletico, di poche parole ma estremamente esauriente, molto legato a Grimaldi, un uomo che - ha raccontato - «studiava con il lume ad olio di notte, perché di giorno doveva lavorare». Al termine degli interventi il sindaco Notarianne ha omaggiato i parenti di Giacomo Albo venuti da Roma per l’occasione, poi tutti i presenti in sala si sono spostati sulla nuova strada. Qui, dopo la benedizione del parroco don Alfonso Vulcano, e il taglio del nastro da parte di Notarianne, dell’avvocato Aldo Vetere, ex sindaco di Grimaldi, e del professor Giacomo Albo, è stata scoperta l’epigrafe che porta il nome di Giacomo Albo. La comunità grimaldese ha dunque potuto ammirare la nuova via d’accesso e si è soffermata piacevolmente nella piazzetta adiacente per degustare un buffet offerto dall’amministrazione comunale. Sul luogo, a partire dalle 19.30 si è svolta una festa alla quale ha preso parte anche il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio.

     

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