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    Beni per 8 mln sequestrati dalla Dia a componente cosca Morabito

     

     

    Beni per 8 mln sequestrati dalla Dia a componente cosca Morabito

    27 apr 10 La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha sottoposto a sequestro beni per circa 8 milioni di euro, ad un presunto appartenente alla cosca Talia-Morabito egemone nel territorio della fascia jonica reggina. Su proposta avanzata dal Procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, al Tribunale di Reggio Calabria, sono stati sottoposti a sequestro un'impresa operante nel settore della produzione di calcestruzzo, 11 unita' immobiliari (fabbricati e terreni), 2 autoveicoli cilindrata e rapporti bancari, beni tutti riconducibili a Terenzio Antonio D'Agui'. "Il sequestro - si legge in un comunicato - e' frutto di una complessa attivita' d'indagine svolta dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione denominata "Bellu Lavuru", con la quale, secondo le risultanze del procedimento penale che si sta svolgendo presso il tribunale di Reggio Calabria, le cosche denominate "Talia-Vadala'", operando unitariamente attraverso un organismo comune denominato "base" hanno attivamente partecipato alla gestione e al controllo, con metodo mafioso, di opere pubbliche come il rifacimento della SS 106 jonica - in particolare della cosiddetta "Variante di Palizzi" - e di lavori per la realizzazione dell'Istituto scolastico "Euclide" di Bova Marina (RC)". Tra i soggetti coinvolti nella gestione monopolistica degli appalti pubblici spicca la figura dell'imprenditore Terenzio Antonio D'Agui', attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Catanzaro. Attraverso la societa' " D'Agui' Beton S.r.l." di Bova Marina (Rc), che opera nel settore della produzione di calcestruzzo preconfezionato ed inerti, come appendice - in un primo momento - delle cosche "Talia-Vadala'" e, successivamente, della cosca "Morabito" di Africo (Rc), e' riuscito ad accaparrarsi consistenti appalti di forniture di calcestruzzo. I beni riconducibili al D'Agui' sono stati sottoposti a sequestro con procedura d'urgenza con provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, in quanto - come emerso dall'esito delle indagini patrimoniali effettuate dalla Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria - frutto di attivita' delittuose nonche' di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. L'aspetto che emerge con forza nel quadro indiziario e' l'intervento delle organizzazioni 'ndranghetistiche in grandi opere pubbliche tanto nella fase del movimento terra, del trasporto e fornitura di inerti, che della fornitura di mezzi e manodopera.

     

     

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