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    Arrestato l’assessore della Provincia Pietro Ruffolo

    Pietro Ruffolo 

     

    Arrestato l’assessore della Provincia di Cosenza Pietro Ruffolo

    19 apr 10 I Carabinieri hanno arrestato l’assessore alla Provincia di Cosenza, ed al Comune di Rende, Pietro Ruffolo, sugli sviluppi di una perquisizione personale e domiciliare aseguita nell'ambito dell’operazione della DDA "Cartesio". Pietro Ruffolo nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di due pistole illecitamente detenute nell’abitazione di residenza poiché, pur ereditate dal padre circa 20 anni fa, non ne aveva mai operato la regolare denuncia di detenzione, circostanza che ha determinato il suo arresto in flagranza di reato. Il pm di Cosenza titolare delle indagini, dottor Di Maio, dopo le formalità di rito Ruffolo ha disposto gli arresti domiciliari fino all'udienza per direttissima in cui sarà chiamato a rispondere dei reati contestati. La perquisizione che ha portato all’arresto di Ruffolo, secondo quanto reso noto dai militari dell'Arma, è stata richiesta e delegata dalla DDA di Catanzaro per far luce su operazioni disposte in quanto l'indagato è stato ex direttore e funzionario della Unicredit – Banca di Roma filiale di Belvedere Marittimo, censurate negli anni passati dai Carabinieri di Scalea nell’ambito dell’operazione Cartesio, tutt’ora condotta dagli stessi militari, e che aveva visto nell’estate scorsa, l’esecuzione di 13 misure restrittive contro indagati del luogo per usura.

    Ipotesi usura bancaria. L'ipotesi investigativa è che Ruffolo avrebbe applicato dei tassi usurari nei confronti di imprenditori in difficoltà economica che chiedevano dei prestiti e finanziamenti alla filiale di Belvedere Marittimo che dirigeva. La difesa, invece, sostiene che l'applicazione dei tassi superiori a quelli correnti era motivato dal fatto che c'era un rischio più alto rispetto al normale perché gli imprenditori erano in difficoltà economica. Nei confronti di Ruffolo, che ora non svolge più l'attività di direttore di banca, ieri sono state eseguite una serie di perquisizioni a casa e nei suoi uffici per cercare di trovare elementi che dimostrino l'applicazione di tassi usurari. L'attività politico-amministrativa svolta da Ruffolo è completamente estranea all'inchiesta in corso.

     

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