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    Morte dopo parto, CGIL "Regione faccia legge su parto naturale"

     

     

    Morte dopo parto, CGIL "Regione faccia legge su parto naturale"

    23 ago 10 La Cgil della Calabria chiede al Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, una ''legge regionale sui diritti delle partorienti, sulla promozione del parto naturale e la salvaguardia della salute del nascituto in memoria di Eleonora Tripodi''. ''Sara' difficile - afferma la segretaria regionale della Cgil, Mimma Iannello - per i familiari della giovane Eleonora Tripodi superare il dolore della sua prematura scomparsa, a loro e alla comunita' di Santa Domenica di Ricadi stretta attorno al loro dramma va il cordoglio e la vicinanza dell'intera Cgil e l'augurio che la piccola vita messa al mondo possa aiutarli a superare l'immenso vuoto lasciato dalla perdita della loro cara. Si apriranno nuovi fascicoli d'inchiesta, verra' ancora l'apposita Commissione parlamentare, l'attivita' della Procura fara' il suo corso e intanto la lista dei casi di malasanita' si e' allungata di un nuova vittima. Sono molti intanto, tanti gli interrogativi che la direzione della Clinica Villa dei Gerani dovra' sciogliere ed e' legittimo e comprensibile che i familiari pretendano la verita' sulle circostante che hanno portato alla morte per parto cesareo la loro Eleonora nonostante i ripetuti ricoveri e le preoccupazioni manifestate in tempo al personale sanitario che le ha evidentemente sottovalutate. Non e' la prima volta''. ''Troppe le volte - prosegue - che negligenze mediche portano a sottovalutare casi reali di sofferenza dell'ammalato e preoccupazioni dei familiari vengono licenziati con approssimazione e superficialita'. E' il segnale della bassa qualita' e sicurezza in cui operano molti servizi sanitari pubblici e privati. Ora, saranno le varie inchieste aperte a fare chiarezza e a stabilire se e' stata una tragica fatalita' o vi e' stata una sommatoria colpevole di imperizie. Ma intanto e' troppo amaro il dolore per una nuova vita spezzata da un parto a cui occorreva predisporsi sanitariamente al meglio. Sbaglia chi pensa adesso di rifugiarsi nella statistica degli errori sanitari. Non si muore di coincidenze ma di errori che hanno chiare responsabilita', quelle che dovra' accertare la Procura e le indagini in corso. Lo si deve alla memoria di Eleonora, alla piccola Noemi ed ai suoi familiari. Nell'incontro di domani con il Presidente Scopelliti sul Piano di Rientro attraverso cui dovranno essere definite ed affrettate le scelte indispensabili per risanare la sanita' e per innalzare la qualita' dei servizi resi ai cittadini, chiederemo che la Regione nell'indagine interna attivata dall'Azienda sanitaria provinciale di Vibo, ricerchi a tutto campo la verita' sulle circostanze che hanno portato alla morte la giovane madre e assuma l'impegno a rimuovere ogni disfunzione tecnico-organizzativa che possa minimamente rendere inappropriato e insicuro il servizio dei punti nascita regionali. Chiederemo se i punti nascita, sia essi pubblici che privati, rispondano a pieno ai criteri di accreditamento dettati dalle normative in materia, chiederemo se e' consentito che parti a rischio possano essere autorizzati in strutture prive di rianimazione e se tutti i mezzi di soccorso, pubblici, privati o di volontari, autorizzati al trasporto di pazienti per conto del servizio sanitario regionale siano attrezzati adeguatamente di strumentazione scientifica e di personale formato all'emergenza''. ''Chiederemo pure - conclude la segretaria della Cgil - che venga aperta un'apposita inchiesta sull'incidenza dei parti cesari e sui tempi di degenza ante e post partum che risultano in misura particolarmente elevata nelle cliniche private accreditate, dati complessivi che ci collocano all'ultimo posto nel paese. In questa direzione la Cgil sollecitera' il Presidente Scopelliti a che vengano rafforzati e garantiti percorsi sanitari adeguati ad accompagnare le varie fasi della maternita' anche attraverso l'approvazione di un'apposita legge regionale che 'ponga in tutela i diritti delle partorienti, che salvaguardi la salute del nascituro e promuova il parto naturale'. Sara' questo l'impegno concreto per ricordare la morte della giovane Eleonora e delle tante vittime della malasanita' calabrese che impongono alla politica di trovare rapidamente le giuste soluzioni ad un sistema sanitario sempre piu' insicuro''

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