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    Dipendenti Casa riposo Bocchigliero senza stipendio da 40 mesi

     

     

    Dipendenti Casa riposo Bocchigliero senza stipendio da 40 mesi il 13 protesteranno davanti cattedrale Rossano

    10 ago 10 Il 13 ed il 15 agosto, davanti la cattedrale di Rossano, si svolgerà una manifestazione pacifica dei dipendenti della casa di riposo Santa Maria di Bocchigliero per protestare “contro la mancata corresponsione di 40 mensilità arretrate”. Lo rendono noto le organizzazioni sindacali Usb e Cgil in una nota. “Non sono purtroppo bastate - è scritto nella nota - la riunione in Prefettura prima e i tentativi successivi per trovare una soluzione congrua alla vertenza in atto che vede coinvolti la fondazione Santa Maria gestita dalla Curia arcivescovile di Rossano da una parte e i dipendenti della struttura esasperati e in una situazione economica che li ha portati sull’orlo della povertà”. “La volontà dei dipendenti anche in questi ultimi giorni per trovare una soluzione - sostengono i sindacati - non è venuta meno tanto e vero che vista la situazione e in attesa di un piano di ristrutturazione della casa di riposo avevano dato la loro disponibilità a discutere delle mensilità arretrate anche in un secondo tempo a patto che nei sei mesi che la fondazione aveva chiesto per avviare il piano di ristrutturazione, gli venisse per tale periodo, garantiti gli stipendi correnti. Purtroppo ancora una volta almeno fino ad ora i responsabili della Fondazione a tal riguardo sono stati molto vaghi e poco esaustivi”. “Le organizzazioni sindacali - prosegue la nota - chiedevano, per sospendere lo stato agitazione tuttora in atto alla casa di riposo, risposte concrete e un gesto di responsabilità e di coerenza che permettesse ai lavoratori di proseguire nelle normali attività lavorative e con un minimo di serenità e fiducia nel futuro. Nel frattempo si avvii questo piano di ristrutturazione che dovrebbe consentire uno sgravio con i vari enti. Si ricorda il debito è pari a 6 milioni di euro e che i lavoratori, solo nel 2010 hanno percepito fino ad oggi solo tre mensilità. Una situazione disperata e che potrebbe ulteriormente precipitare nelle prossime ore”. “Si chiede pertanto alla Fondazione - conclude la nota - di compiere tutti i passi necessari affinché si permetta a tanti lavoratori di avere la retribuzione necessaria per sopravvivere. In caso contrario saranno costretti a scendere di nuovo in piazza a manifestare pacificamente giorno 13 e 15 agosto davanti la cattedrale di Rossano per far sentire le loro ragioni e far conoscere a tutte le istituzioni civile e religiose lo stato in cui sono stati ridotti”.

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