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      Cosenza Calcio, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

        Braglia

       

      Cosenza Calcio, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

      03 set 19 Chi si aspettava la chiusura del mercato di rafforzamento della rosa del Cosenza Calcio col botto è rimasto decisamente deluso. Le aspettative erano tante e dai "si dice" e i "non si dice" traspariva anche la possibilità che quanto richiesto dal tecnico, due attaccanti, potesse diventare realtà. Alle 22 del 2 settembre, cioè allo scadere del calciomercato, non c'è stata nessuna novità. A dirla tutta, le trattaive per Tupta e Rosseti erano al dunque, la prima addirittura già firmata sul tavolo per i timbri finali del calciomercato, alle 21:50 pronte per essere omologate. Poi qualcosa è accaduto. Rosseti dell'Ascoli fa un passo indietro e non gradisce il trasferimento a Cosenza. Dietro le quinte qualcuno parla, addirittura, di una congiura di procuratori contro il Cosenza. Il noviziato, e alcuni errori madornali a dirla tutta, si pagano a caro prezzo. Sui social lo sfogo pesante dei tifosi che si aspettavano, giustamente, i nomi degli attaccanti. Del tecnico, ancora, non conosciamo il giudizio. Domani pomeriggio il DS Trinchera spiegherà alla stampa il tutto. La nota della società del Cosenza, però, lascia uno spiraglio, sta nei fatti, per una eventuale operazione sugli svincolati. Sul taccuino i nomi dell'ex capocannonierie del Vicenza con 19 reti nel 2014/2015, Cocco, Paulinho e Mchedlidze. Secondo il nostro pensiero il Cosenza, nonostante avesse dato via Moreo, troppo acerbo per la B, e con il solo Litteri ha nel suo arco quell'assetto tattico che è stato un pò la fortuna di Braglia: la batteria di mezze punte con un finto nueve (o col nueve) che spazia in partita senza dare riferimenti. Ricordiamo che con questo assetto Braglia ha vinto il campionato di C e si è salvato la scorsa stagione. Con Maniero fuori giri e Litteri a mezzo servizio alla fine Braglia ha lavorato in avanti con i tre Baez, Embalo e Tutino. Fatte le dovute proporzioni tra quelli visti in campo non abbiamo ancora visto gli eredi di Embalo e Tutino. Si dice un gran bene di Kone. Lo stesso per Pierini su cui Braglia ha detto di poter mettere una mano sul fuoco. Però, c'è da aggiungere, simulando il bicchiere mezzo pieno, che con l'arrivo di Greco, Lazaar e Machach si sono riempite caselle che si erano svuotate con la partenza di Palmiero e Mungo e con D'Orazio (che rimane in rossoblù) ancora infortunato. I tre nuovi arrivi danno quel tocco in più che permette a Braglia di giostrare al meglio. La rosa è comunque ancora risicata. Solo 22 giocatori non sono il massimo. Ma non sono neanche pochi. Poi c'è da vedere a regime Kanoutè e Broh che hanno fatto vedere cose interessanti. I due dovranno inserirsi al meglio. Il bicchiere mezzo vuoto, invece, è per l'attacco che, con un solo centrale, ancora con le polveri bagnate, mostra plasticamente un vuoto da colmare. Prendere, per prendere, uno svincolato non è proprio il massimo ma lasciar lavorare Braglia in pace è cosa che l'ambiente dovrebbe capire e mettere in pratica. Il Cosenza non è la Juve o il Milan. Non ha chissà quali fondi, ma tutti ci aspettavamo uno sforzo da parte del Presidente Guarascio per presentare un attaccante degno di questo nome. Le statistiche dicono che sono già quattro anni, cioè dopo la partenza di La Mantia, che non si vede un bomber da doppia cifra in area. Tutino la scorsa stagione ha salvato la faccia a tutto il reparto che però ha chiuso con il peggiore score di categoria. Quest'anno, dopo tre gare, il Cosenza non è riuscito a realizzare neanche un gol. Numeri che, giustamente, preoccupano tutti. Senza far gol non si vincono le partite. Carretta ha dimostrato una grande verve ma una mira imprecisa. Anche a lui bisogna dare tempo per inserirsi al meglio nei meccanismi della squadra ed entrare in forma. Una cosa è certa, salvarsi sarà come vincere il campionato. E questo ai tifosi, lottare per la salvezza, non piace molto. Tutti vorrebbero vedere la squadra lottare per la vittoria del camponato. Ma la salvezza è una grande conquista è come rivincere un altro campionato. Aspettiamo con impazienza le valutazioni di Trinchera e soprattutto di Braglia anche se, facendo un quadro d'insieme, l'undici che si costruisce oggi non dispiace. Diamo spazio e tempo ai giovani visti all'opera e poi potremmo dare un giudizio più preciso. Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche in questi 15 giorni rimettere la squadra in carreggiata già a partire dalla terza di campionato col Pescara.

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