Venturato: Commesse ingenuità che hanno favorito il Cosenza

18 ott 19 "Abbiamo perso una partita che sapevamo essere difficile. Siamo andati in vantaggio, potevamo fare anche il secondo e il terzo gol ma poi non l'abbiamo fatto e questo ha condizionato la partita. Nel secondo tempo abbiamo commesso delle ingenuità molto gravi sia a livello individuale che di collettivo che hanno consentito al Cosenza di vincere una partita. Tolti quegli episodi forse magari potevamo vincerla ma invece l'abbiamo persa. Questo va a merito del Cosenza che è risucito a sfruttare determinate situazioni". Questa la disamina del tecnico del Cittadella, Venturato, decisamente scuro in volto dopo la gara casalinga persa per 3 a 1 contro il Cosenza". A domanda sull'arbitraggio il tecnico veneto si trincera dietro un no comment aggiungendo invece che "Noi dobbiamo essere meno ingenui e non metterci nelle condizioni di non metterci in questo tipo di situazioni. Noi dobbiamo essere più concentrati e attenti e subire tre tiri in porta e tre gol su errori nostri". Poi sulla possibilità di raggiungere la vetta della classifica, almeno per una notte, il tecnico replica "Quello di vincere era il nostro obiettivo per raggiungere la testa della classifica però non ci siamo risuciti e ora dobbiamo essere bravi a fare una grande riflessione e lavorare con attenzione sapendo che le partite durano 90 minuti e non dobbiamo perdere la concentrazione, l'attenzione, l'umiltà, la voglia di lavorare, che è una cosa importante che questo gruppo ha ma che poi dobbiamo trasferire in campo sempre in modo determinato perchè le partite in questo campionato sono tutte difficili e bisogna saperle vivere con una grande attenzione". Alla domanda se la sua squadra sia calata nella ripresa per i ritmi troppo alti tenuti nel primo tempo Venturato ha risposto "Non credo sia questo il problema. Noi siamo una squadra che sicuramente può fare meglio. Bobbiamo essere più bravi a tenere la squadra più corta. A fraseggiare di più. A non consentire al Cosenza di verticalizzare e di allungarci. Non credo che abbiamo avuto problemi fisici. Il problema è interpretare certe situazioni, sia a livello individuale che collettivo, che ci mettano in condizione do non commetetre le ingenuità gravi che abbiamo commesso in campo".