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      Cosenza, Braglia "Dai miei voglio cattiveria, personalità e determinazione"

       

       

      Cosenza, Braglia "Dai miei voglio cattiveria, personalità e determinazione"

      04 ott 19 "Dai risultati è chiaro che loro han fatto meglio fuori casa. Ne hanno perso una in casa per un'espulsione ma è chiaro che è una squadra tosta. Loro giocano col 4-3-1-2 così come l'Imolese l'anno scorso (Squadra allenata allora dallo stesso Dionisi attuale tecnico dei veneti) ed è un modulo molto utilizzato in questo campionato. Come tutte le squadre hanno i loro pregi e i loro difetti". Cpsì il tecnico del Cosenza Piero Braglio presentando la gara casalinga contro il Venezia. "Loro giocano sulel ali di un entusiasmo ritrovato, spiega il tecnico dei Lupi, rispetto la scorsa stagione quando, forse c'erano più nomi e adesso invece ci sono più ragazzi che corrono e adatti alla categoria. STanno facendo bene. Stanno facendo un buon campionato. Hanno giocatori importanti come Zuculini, Capello e gli attaccanti. E' una partita da affrontare al massimo. Noi adesso iniziamo a stare un pochino meglio. Vedo i mieri ragazzi più sereni. Ci dobbiamo gioare questa partita con tutti noi stessi e poi vediamo. Noi siamo sulla strada giusta, credeo, e a volte basta vincere una partita, anche non meritandolo, per poi sbloccare una situaizone anche da sè per come è successo l'anno scorso. E questo dobbiamo andarlo a cercare sia in casa che fuori".

      Il Venezia sta bene

      Poi il tecnico precisa "Noi abbiamo sempre il rispetto di tutti e paura di nessuno. Noi ie partite ce le giochiamo. Loro sono una squadra che sta bene, che ha trovato unione d'intenti con il proprio allenatore, è una squadra che sa quello che deve fare in campo e si vede. Noi siamo la q1uinta difesa del campionato e però bisogna trovare gli equilibri. Gli equilibri li si trovano giocando insieme e ora ci siamo. Su sei partite fatte cinque abbiamo utilizzato la difes aa tre, abbiamo fatto tre pareggi e se avevamo cinque punti non avevamo rubato nulla, noi siamo li per vincere una gara. Se ci riusciamo ci mettiamo in una situazione di tranquillità, fiduciosi e convinti di farcela anche quest'anno. Bisogna vincere una partita. Io non disdegno neanche il pareggio perchè se tutti dicono che il pari è una mezza sconfitta intanto l'anno scorso con i 4 pari e una vittoria eravamo fuori dalla zona calda. Perciò domani è una partita che dobbiamo vincere con intelligenza facendo le cose che sappiamo fare".

      Preparazione

      Poi il tecnico fa il punto sulla situazione di preparazione "I giocatori atleticamente stanno bene. Vedo bene Riviere così come gli ultimi arrivati. Dopo un mese non possiamo parlare di gap atletico. Nessun alibi. La squadra sta bene ed è pronta per questa partita e se ho cambiato a Frosinone e perchè mi giravano le palle per quello che avevo visto nella partita contro il Livorno, e sono pronto a rifarlo perchè se uno deve giocare per "diritto divino" non gioca".

      Gioca chi lo merita

      Papale papale il tecnico manda messaggi precisi e dopo la brutta prestazione contro il Livorno fa capire che il posto in squadra bisogna meritarselo e poi precisa che "qui gioca la gente che capisce lo spirito che ci vuole qua. Per esempio, Riviere, un ragazzo che se gli dici una cosa la fa, io non lo posso lasciare da solo. Ognuno ha le sue abitudini. Noi mangiamo alle 13:30 e allora gli ho detto vieni alle 12:30 e lui è stato il primo assieme a me ad arrivare, il primo ad arrivare in palestra, il primo che cerca di ritrovarsi. Tenete presente che lui veniva da una situazione di inattività. Quindi non posso stare a sentire certi discorsi su di lui che non stanno nè in cielo nè in terra. E' un ragazzo che ha bisogno d'aiuto. Un ragazzo che se lo aiutiamo adesso poi ci leverà molte castagne dal fuoco. Di sicuro io a lui solo non lo lascio. Questo vale per Riviere e per tutti gli altri. Noi stiamo crescendo. Siamo consapevoli delle difficoltà della partita, poi dovranno esserne consapevoli anche le squadre che verranno a giocare qui a Cosenza".

      Rosa più serena

      Preciso, senza una grinza, Braglia pane pane,vino vino, è sicuro del fatto suo. "Ora la rosa la vedo più serena, la vedo più convinta, la vedo che sorride un pò di più, abche durante l'allenamento, poi l averità la dirà il campo". Intesa tra i giocatori? Braglai scherza e risponde "Una guerra continua". Poi spiega "Il Venezia è partito dopo un'annata disastrosa, noi siamo partiti colmando certe situazioni vicini all'inizio del campionato. Senza cercare alibi io sono contento della squadra. La squadra deve solo giocare come sa e poi sono convinto che anche quest'anno saremo fuori dai casini. La squadra però deve gicoare come sa, senza problemi, senza condizionamenti perchè è una squadra che tecnicamente la fa bene la categoria. Bisogna trovare la quadra. In questo momento la quadra è una difesa a tre, poi piano piano vedremo di cambiare come abbiamo fatto l'anno scorso. Quando saranno tutti con la condizione ottimale sono convinto che possiamo fare bene". Sulla partita il tecnico è abbastanza ermetico se in avanti giocherà a tre. "Ogni gara ha una storia a se. Ogni atteggiamento è diverso dalla partita precedente. Da quello che si va ad analizzare assieme allo staff. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare. Ci siamo mossi secondo quello che volevo io. Poi vediamo domani".

      Tattica

      A chi chiede lumi sulla gara e sulla possibilità di avere un trequartista dietro le punte replica "Il Venezia fa il 4-3-1-2 e quel ruolo li lo possono fare, Sciaudone, Kone, Baez e Machach. Quest'ultimo è in condizioni e se regge 90 minuti come fa i 20 minuti quando inizia le gare, deve lavorare. Deve lavorare e trovare una condizione brillante. Poi secondo me li ci sta alla grande". Su che tipo di centrocampo troveremo domani il tecnico non da indicazioni "Noi stiamo bene. Sono tutti convocati esclusi gli indisponibili (Litteri, Schiavi e Lazaar) poi vedremo". Su domanda a proposito di Kone se possa essere della gara il tecnico spiega che "il ragazzo ha una forza e una velocità nel recuperare la palla impressionante. Al tempo stesso, però, deve lavorare sulla tecnica, deve lavorare. E' un ragazzo del 2000. Quando è venuto qua non si poneva tanto bene. Ora invece si pone bene, tranquillo, disponibile, perciò una mano d aparte mia e da parte di tutti la avrà. Poi sta nel suo progredire per diventare importante. Qui sono in 24 e sono tutti importanti. Le cose poi le deve fare il campo. A Frosinone ci ha dato una mano, perchè volendo cambiare il tutto per far capire tante cose secondo me ci stava alla grande. Lui è un ragazzo generoso. Non aqvevamo bisogno di tante geometrie, giocando fuori casa, ci ha dato una grande mano. Tenete presente che gli ultimi 20 minuti li ha fatti con un collaterale ballerino. Gli si può solo dire grazie".

      Il punto sull'attacco

      Poi il tecnico fa il punto sull'attacco "Più che precisione io li vorrei più cattivi sottoporta. Di dietro vorrei che non si abbassassero continuamente come abbiamo fatto negli ultimi 25 minuti a Frosinone, una linea statica, perchè poi basta che uno rientra e viene messa una palla in area e per noi diventa un problema. Li vorrei pieni di personalità, di cattiveria, di determinazione, voglia di venir fuori da questa situazione. Perchè in questa situazione ci siamo andati a finire noi. Non ci hanno messo gli altri. Ci siamo messi noi con la nostra sufficenza, perchè prendere un gol al 93' su calcio d'angolo è sufficenza; la chiamo sifficenza dopo aver raggiunto un pareggio meritato con il Pescara; io non vado tanto lontano. Noi abbiamo rubato una partita con il Livorno. Abbiamo preso un punto che non ci meritavamo. Bisogna essere onesti. Con gli altri ci manca qualcosa. Dobbiamo essere bravi senza lamentarci sfruttando quello che abbiamo, senza creare alibi a nessuno ma lavorando come abbiamo sempre fatto negli anni passati venendo anche in serie B. Le chiacchiere stanno a zero. DOmani dobbiamo fare una bella gara!"

      IL gol di Bellomo

      --- Video Cosenza vs Venezia, Mister Braglia (VIDEO)

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