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      Cosenza, prove tattiche anti Cremonese. Anche la B resta fuori dallo stadio

       

       

      Cosenza, prove tattiche anti Cremonese. Anche la B resta fuori dallo stadio

      14 feb 19 Braglia insiste con la tattica ed anche oggi pomeriggio ha voluto provare le diverse probabili soluzioni che potrebbero essere schierate domenica nella delicata gara contro la Cremonese. Una sfida d'altri tempi coi grigiorossi. Prima ha schierato i reparti uno contro l'altro e poi la classica partitella ad alta densità. Senza Tutino e D'Orazio squalificati, diverse le scelte che il tecnico ha a disposizione. Si ache opti per un 3-5-2 che per un 4-3-3 le soluzioni non mancano. Intanto fa il suo rientro in squadra il capitano Angelo Corsi che gli permette sia di schierare la difesa a quattro che il centrocampo a cinque. Nella prima soluzione, tra l'altro, mancando D'Orazio a sinistra potrebbe comunque ricorrere sia a Legittimo che a Bittante sulla sinistra. Il nuovo arrivato, infatti, ha giocato da esterno difensivo di destra che di sinistra. Una soluzione valida anche se dovesse optare per una difesa a tre con Idda, Dermaku e Legittimo con Corsi e Bittante quinti di centrocampo. Nella zona nevralgica del campo non si dicutono Bruccini, Palmiero e Sciaudone con Mungo papabile dietro le punte Litteri ed Embalo in caso di 3-5-2 o senza Mungo con Garritano, Baez ed Embalo in caso di 4-3-3. Molto dipenderà da quanta benzina ha Litteri nelle gambe. Di sicuro il centrale offensivo non ha i 90 minuti ma, anche oggi, ha mostrato tanta voglia di scendere in campo. Qualcosa il tecnico sta studiando con l'ariete rossobù e non è detto che non scenda in campo anche dal primo minuto, per poi effettuare una staffetta alla bisogna. Non è la prima volta che il coach toscano ci delizia con cambi di modulo durante la partita. Domani, a porte chiuse, dovrebbe fugare i (nostri) dubbi e provare i vari incastri. Con Garritano disponibile le scelte possibili variano di tanto.

      Sciopero anche in Tribuna B degli anni 80

      Nel frattempo anche il tifo organizzato che riempie la Tribuna B, gli Anni Ottanta, ha deciso di rimanere fuori dallo stadio per protestare contro l'iniquo povvedimento del daspo di gruppo comminato a tutti i passeggeri del bus di tifosi diretto a Palermo. Una decisione che alscerebbe nell'assoluto sielnzio una gara importante come quella di domani. Una scelta che non si può biasimare, nè discutere, ma che sarà destinata a far "rumore" tabto quanto le scelte di appiedare, ormai, oltre 150 tifosi. Questa la nota driamata dagli ultà questa mattaina:

      "C’è qualcosa su quei gradoni che va oltre la mera partita di calcio. È un qualcosa che pochi possono comprendere e che difficilmente da fuori può trasparire, quanto meno nella totalità, nella sua vera natura. La partita in sé, il “gioco” del pallone, è solo una delle tante sfaccettature, sicuramente una delle più importanti, ma senza dubbio NON è la più importante. Lasciare vuoto lo stadio non è semplice, disertare nel momento del bisogno, facendo mancare il sostegno alla squadra, è doloroso. Ma, come detto, l’evento calcistico in se è solo uno dei motivi che ci spingono a vivere questa vita. Le diffide comminate nei giorni scorsi sono vergognose, un abuso che grida vendetta ed è corretto che chi questo tremendo abuso lo stia vivendo sulla propria pelle decida cosa fare e come muoversi, non tanto per avere giustizia, gli ultras non ne avranno mai in questo mondo, ma sicuramente per avere solidarietà, quella che non faremo certamente mancare, aderendo alla protesta e lasciando vuota e senza colore la Tribuna B. Nella speranza che tale momento di difficoltà possa essere nuovo collante per un graduale avvicinamento delle tante realtà che vivono ultrà a Cosenza, per una nuova primavera del tifo cosentino, rispetteremo le decisioni prese, ma lo stesso rispetto lo reclamiamo per i nostri simboli, la nostra storia, il nostro modo di vivere ultras e per tutti i ragazzi che fanno parte del nostro gruppo, che non hanno mai mollato, quando sarebbe stato facile abbandonare. Per questi motivi, per il nostro modo di vivere questo mondo, per la refrattarietà istintiva che nutriamo per il potere costituito e per gli abusi ignobili commessi ai danni dei ragazzi diffidati, in occasione di Cosenza-Cremonese rimarremo fuori dal San Vito-Marulla, accogliendo il loro grido di protesta, giusto e sacrosanto, pur dispiacendoci per la squadra, che sta duramente lottando per conquistare la permanenza in Serie B. Chiediamo a tutto il popolo cosentino che affolla i gradoni della Tribuna B di lasciare completamente vuoto il centro del settore, come segno di protesta e solidarietà."

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