A Lecce il Cosenza illude poi sbanda paurosamente in difesa

03 apr 19 Non era certo il Lecce la gara dove il Cosenza doveva fare punti. Ma per come era cominciata una speranza di portare via qualcosa, più da tifoso che da freddo cronista di calcio, era più che viva dopo la primà metà di gioco. A spegnere gli entusiasmi una ripresa giocata al "volemose bene", Braglia punta il dito al taccuino evidenziando come neanche un giallo abbiano preso i suoi, che ha permesso ai padroni di casa di portare via l'intera posta in palio. Non solo. Col conforto dei numeri il Cosenza preoccupa nel reparto che più offriva garanzie: la difesa. Almeno fino ad oggi. I numeri sono impietosi. Nelle ultime 5 gare il Cosenza ha incassato tre sconfitte e due pareggio. Una misera cosa se bisogan salvarsi. Inoltre se guardiamo il solo reparto difensivo in cinque partite i Lupi hanno preso ben nove gol. La media di quasi due gol a partita. Numeri impietosi che fanno preoccupare. Sopratutto perchè il gruppo di coda che lotta per la salvezza è agguerrito e sta facendo punti. Il Cosenza sostanzialmente tiene a debita distanza i play out ma cinque punti non sono così tanti se è vero come è vero che per salvarsi servono almeno 43 punti. Cioè altri 8 punti da fare il più in fretta possibile. Dicevamo di una partenza sprint che ha illuso tutti i supporter rossoblu. AL pronti via Garritano mette subito in gol il primo pallone giocato in avanti dal Cosenza. Peccato però che il Lecce ci mette appena 4 minuti per pareggiare. E' Tabanelli, servito da quel La Mantia troppo presto ripudiato dal Cosenza, che infila un eurogol fulminando l'incolpevole Perinarimettendo in equilibrio la gara. Poi l'invenzione odierna di Braglia funziona ma no da i frutti sperati. Tutino e Embalo giocano in avanti senza dare riferimenti e spesso e volentieri mandano in bambola la difesa avversaria. SOno proprio loro due che destabilizzano i piani preparati da Liverani. Ma se le palle gol costruite davanti la porta non vengono trasformate in rete è inutile fare quel po po di movimento. Irritante Mungo a sbagliare due clamorose occasioni. Così la legge del calcio trova ulteriore conferma nella ripresa. Gol sbagliati gol subiti. Ci pensa l'ex La Mantia a metterla in porta con una freddezza glaciale. Anche nell'esultanza. Proprio lui, la chimera irragiungibile, che con i due di oggi porta il pallottoliere a quota 15. Qui non era buono. Anzi, confessa, che quelle strigliate di Roselli gli sono servite e lo hanno maturato. Averlo avuto di nuovo in riva al Crati parleremmo di un campionato diverso. Ma in tutot questo quello che preoccupa è l'involuzione del pacchetto arretrato che oggi ha mostrato il suo lato peggiore. Quasi quanto la brutta prestazione di La Spezia. Ma bisogan riprendersi in fretta e bene. Subito. Domenica al Marulla è di scna il Cortone e la posta in palio è altissima. Vale quanto una permanenza in B. I pitagorici hanno un bilancio da squadra di testa nelle ultime 6 giornate con 4 vittorie e due pareggi. E ora arrivano al Marulla a giocarsi un posto al sole. Braglia deve far subito a raccogliere i cocci e ricostruire il gruppo. Per domenica serve una squadra cattiva e col dente avvelenato. La B è patrimonio importante e va salvaguardato.