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      Cosenza spettacolo per un'ora, gelato da Giannetti (1-1)

       

       

      Cosenza spettacolo per un'ora, gelato da Giannetti (1-1)

      22 set 18 Un Cosenza spettacolo si fa raggiungere a sette minuti dal termine da un gol di Giannetti frutto di una disattenzione collettiva. Un pò come ad Ascoli. E' il refrain della serie B dove la dimensione la dà una intervista di Pazzini nella scorsa gara quando sul due a zero della sua squadra dichiara che bisogna andare ancora a rete per tenere le distanze dall'avversario. Questa è le serie cadetta. Un gol di vantaggio non basta. Bisogna avere la freddezza e la cinicità di continuare a premere sull'acceleratore e non accontentarsi. Il Cosenza ci prova almeno quattro volte nel primo tempo e solo con Tutino riesce ad avere la meglio. Ma non basta. Davanti a quasi diecimila spettatori il Cosenza diverte e fa spettacolo. "Stiamo crescendo e vedrete che ci divertiremo quest'anno" confessa Braglia a fine gara. Nessun dramma. Solo la consapevolezza che ancora c'è da lavorare e l'autonomia della squadra deve crescere. Alla terza partita giocata due punti nel carniere sono pochi, è vero, ma per quanto visto in campo c'è da ben sperare. La pima in casa dopo il pasticcio col Verona è da incorniciare. Chi ha visto la partita ha ammirato una squadra che potrà dire la sua. Ma la rabbia del pari preso nel finale guasta il sapore dolce della vittoria che un pò tutti stavano pregustando. Lucarelli trova il rimedio pescando il jolly, giusto dalla panchina. Quel Giannetti che è entrato al quarto d'oro della ripresa e lo ha ripagato della fiducia ricevuta. "Un'emozione rivedere il San Vito Marulla pieno come una volta" racconta a fine gara dopo aver abbracciato Kevin Marulla. "Quando giocavo col suo papà era piccolo allora". C'è spazio anche per il fuori onda sentimentale. Quasi a scusarsi del pari acciuffato nel finale. Il Livorno, come il Cosenza, oggi era a caccia di punti. Ma per come è andata la gara il risultato sta strettissimo al Cosenza. Lo ribadiamo: Questa è la serie B dove se non infierisci sull'avversario gonfiandolo di gol puntuale arriva la beffa. Ma che bel vedere, però, una partita di calcio con una intensità che non ci ricordavamo da anni. La serie cadetta ha sempre il suo fascino perchè il gioco del calcio domina le gare. Sugli spalti un altro spettacolo. Cori e pubblico di un tempo che ricordano a tutti che questa città ha un feeling particolare col pallone. Vedere le progressioni di prima con Garritano, Maniero e Tutino, sempre più in sintonia, ti lasciano a bocca aperta. C'è solo da migliorare. Il gol del vantaggio lo realizza un Tutino in ottima forma che non dà alcun riferimento agli avversari. E' Dermaku che poiettato in avanti, al 35', gli spizzica la palla quel giusto per spedirla in rete. Esplosione dei diecimila e volo sotto la curva. Poco prima, verso il quarto d'ora, un pasticcio del centrocampo libera Mendes a tu per tu con Saracco. La conclusione è completamente sballata. Meno male. A seguire il portiere labronico dice no ad un proietto di Mungo. Poi sempre Cosenza. Tutino, Garritano e Mungo si fanno vedere bene in area prima del gol. Il Cosenza ha in mano la partita e mena le danze chiudendo il primo tempo con una progressione fulminate in area: Maniero, Tutino e Garritano, tutto in velocità e di prima, arrivano alla conclusione con l'ennesima parata di Mazzoni. Questa volta coi piedi. Sembra che il raddoppio sia nell'aria. Ma così non è. Nella ripresa, puntuale, arriva anche il calo fisico. Ancora la condizone fisica per qualche giocatore non è al meglio. Giocare col caldo e il campo pesante, non ancora in perfette condizioni, poi, pesa tanto sulle gambe. Braglia prova a mettere forze fresche ed entrano Varone, Di Piazza e Anastasio. Lucarelli risponde con Giannetti, Kozak e l'ex nazionale Diamanti. Ed è l'ex rossoblu ad avere ragione anche se il pari arriva su di una dormita di alcuni difensori e viziato, sembra, pure da un clamoroso fuorigioco. Poco prima rovesciata spettacolo di Maniero che sfiora il bersaglio grosso. Ma è inutile recriminare dopo la partita. Il pari fa il paio con il gol preso da Ascoli nel finale. Alla femminile fanno quattro punti in meno. "Se giochiamo così, dice Braglia, i risultati arrivano" spiega dopo la partita. "Noi dovevamo chiuderla e se abbiamo sbagliato è solo colpa nostra". Aggiungendo che "io sono contento di quello che ho visto perchè questa è la strada che ci porterà alla salvezza". Domani allenamento. Ci sono ora due partite in quattro giorni. Mercoledì a Cremona e domenica col Perugia in casa. I Lupi ci sono.

      --- Cosenza-Livorno 1-1 (cronaca gara)

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