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      Caos ripescaggi, altro rinvio. Hanno tutti ragione ma inpossibile riammeterne sei

       

       

      Caos ripescaggi, altro rinvio. Hanno tutti ragione ma inpossibile riammeterne sei

      07 set 18 Tutti hanno ragione! Ma il Coni non vuole aggiungere caos al caos. sono sei inclub interessati. Si tratta di Catania, Entella, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana. Riammettere tutti sarebbe il caos completo perchè andrebbero rifatti calendari e si dovrebbe ripartire da zero. Giudicate corrette le difese di tutti i club c'è da fare i conti con le norme. In un primo momento si era deciso di riammettere tutte quelle squadre che negli ultimi 3 anni non hanno subito penalizzazioni per illecito sportivo: Siena, Ternana e Pro Vercelli. Quindi fuori Catania e Novara. Ne rimangono quattro perchè c'è anche l'Entella che chide di essere riammesso alla luce del caso plusvalenze che riguarda Cesena e Chievo. Ma il Novara ha fatto ricorso vincendo i primi due gradi di giudizio, quindi dentro anche Catania e Novara di nuovo. E risiamo a sei. Insomma una situazione che ha prodotto una montagna di carte che il Collegio del Coni non è riuscito a smaltire ed analizzare fino ad oggi. Così si è deciso di non decidere e tutto è stato rinviato a mertedì prossimo, 11 settembre. Da quello che si evince, però, la linea che sta per passare è quella di far giocare in B solo le squadre che l'hanno conquistata sul campo in modo da non creare precedenti visto che le norme consentono alla Lega di B di continuare sulle scelte fatte per il bene del calcio stesso.

      La giornata di oggi.

      Con i ricorsi dei club che ambiscono al ripescaggio in Serie B si era dunque conclusa la sessione di udienze al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Salone d'Onore del Coni. Ternana, Pro Vercelli, Novara, Catania e Siena hanno chiesto di annullare la delibera del commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, con cui si è deciso di bloccare i ripescaggi in Serie B a 19 squadre. Dall'esito della decisione dipenderanno i format dei campionato di Serie B e C. Per la serie cadetta, iniziata lo scorso 24 agosto, c'era la possibilità del ritorno a 22 squadre. In difesa della Federcalcio, l'avvocato Giulio Napolitano, ha rilevato che "non c'è nell'ordinamento sportivo nazionale e federale nessuna norma che regoli l'integrazione dei campionati e i diritti al ripescaggio. Il commissario aveva non solo il potere ma anche il dovere di adottare tutti gli atti per il funzionamento della Federazione. Tra gli atti necessari ci possono anche essere atti di carattere regolamentare. Quanto fatto da Fabbricini è perfettamente coerente con il suo mandato. È stato deciso di far giocare la Serie B alle sole squadre che hanno maturato il diritto di giocarlo sul campo". Sul punto, gli avvocati della Lega di B, Avilio Presutti e Marco Laudani, hanno rimarcato: "Non si può invocare un provvedimento come sbarramento a qualsiasi attività. Oggi c'è perfetta assonanza tra la posizione della Lega e quella della Figc. Il campionato andava disputato a 19 squadre. Tutto cambia solo se il collegio ci dice se si può o meno modificare l'ordinamento. Se esiste un organo straordinario e non un commissario ad acta, va da sé che quel soggetto incorpora tutti i poteri che l'ordinamento che lui va ad applicare gli assegna". Sia la Figc che la Lega di B hanno comunque assicurato che in caso di rigetto del ricorso, i soldi versati dai club come garanzia a fondo perduto saranno restituiti. Per il rigetto dei ricorsi dei club, anche la Procura del Coni: "Riteniamo - le parole dell'avvocato Vecchio - che non vi sia un diritto al ripescaggio. Nel comunicato numero 18 si fa espressamente riferimento alla possibilità di una 'eventuale' integrazione, non è una certezza. E poi, i poteri del commissario sono gli stessi del Consiglio federale, tutti". Da valutare anche il ricorso dei club, con l'aggiunta dell'Entella (che ha presentato domanda di ripescaggio per il caso delle plusvalenze del Cesena), sulla sentenza della Corte d'appello federale che ha annullato l'efficacia della norma che pone il veto sul ripescaggio ai club colpiti da condanna per illecito sportivo e amministrativo nelle ultime tre stagioni: "L'assurdità è che si investe un organo di giustizia sportiva nel decidere su un'attività amministrativa, vi prego di prendere posizione su questo tema", la richiesta accorata dell'avvocato della Federcalcio, Luigi Medugno. Chiudendo il dibattimento, durato poco più di tre ore e mezzo. Poi la decisione del Collegio del Coni che ha deciso il rinvio a martedì prossimo.

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