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      Calcio nel caos, Tar chiede revisione di alcune squadre, Lega C riblocca partite

       

       

      Calcio nel caos, Tar chiede revisione di alcune squadre, Lega C riblocca partite

      24 ott 18 La Lega Pro ha rinviato a data da destinarsi le partite di Pro Vercelli, Novara, Ternana e Siena. La decisione è stata presa in seguito al pronunciamento del Tar del Lazio sulla vicenda ripescaggi in serie B. Le partite rinviate sono i recuperi della prima giornata in programma oggi Pontedera-Novara, Pro Piacenza-Robur Siena, Pro Vercelli-Piacenza e Ternana-Rimini.

      Il presidente Gravina convoca riunione

      Il neo presidente della federcalcio Gabriele Gravina ha riunito d'urgenza nella sede di via Allegri il pool di avvocati della Figc. Allo studio dei legali e del numero 1 federale - già a suo tempo, quando era presidente della Lega Pro, contrario al blocco dei ripescaggi - la soluzione migliore per uscire dall'empasse che si è venuta a creare dopo la decisione di oggi del Tar secondo cui "deve essere riesaminata dagli organismi sportivi competenti la posizione del Novara Calcio, della Pro Vercelli 1892 e della Ternana accogliendo la "domanda di sospensione di tutti i provvedimenti impugnati, con conseguente obbligo, per le autorità competenti, di riesaminare gli stessi, sulla base della corretta applicazione del quadro normativo di riferimento".

      Domani assemblea di B

      Una ''assemblea d'urgenza'' della Lega Serie B è stata convocata per domani nella sede di via Rosellini a Milano. E' il primo effetto della sentenza con cui questa questa mattina il Tar del Lazio ha accolto le istanze cautelari presentate da alcuni club, sospendendo così l'efficacia di tutti i provvedimenti sul format della Serie B. All'ordine del giorno la ''verifica dei poteri'' e le ''valutazioni e determinazioni in merito al provvedimento del Tar del Lazio''. La prima convocazione sarà alle ore 8, la seconda alle ore 14.

      La delibera del Tar

      La decisione della Lega di C si sospendere le gare fa seguito a quanto deciso dal Tar del Lazio che con tre distinte ordinanze cautelari accogliendo la domanda del Novara Calcio, della Pro Vercelli 1892 e della Ternana (che però ha già disputato 5 gare in serie C) ha chiesto alle autorità competenti (il Tribunale Federale del Coni) di riesaminare la loro posizione. Il Tar del Lazio ha accolto la "domanda di sospensione di tutti i provvedimenti impugnati, con conseguente obbligo, per le autorità competenti, di riesaminare gli stessi, sulla base della corretta applicazione del quadro normativo di riferimento". Udienza di merito fissata il 26 marzo. Le tre società hanno impugnato la decisione del Tribunale Federale Nazionale della Figc con la quale sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi proposti contro le delibere del Commissario Straordinario della Figc con le quali è stato previsto per il campionato di Serie B un numero di 19 squadre anziché di 22, modificando il preesistente format, con conseguente non integrazione dell'organico del campionato e quindi il no al ripescaggio. Il Tar ha ritenuto che "i provvedimenti gravati evidenziano sotto vari profili rilevanti aspetti di distonia rispetto alla primaria finalità di interesse pubblico alla regolazione e al controllo dell'ordinato svolgimento dei campionati e alla disciplina federale in materia". E la modifica dei campionati "è stata assunta nell'ambito di una gestione commissariale" e "la riduzione dell'organico del campionato è stata operata nel mese di agosto, a pochi giorni dall'inizio dello stesso", senza acquisire "il deliberato delle altre Leghe, che senz'altro avrebbero dovuto essere coinvolte, in quanto la determinazione dell'organico del campionato di Serie B incide sugli interessi delle squadre del campionato inferiore interessate ad esservi ammesse". In relazione a tutte le argomentazioni svolte, il Tar ha ritenuto sussistere "il fumus boni juris sotto i dedotti profili dell'eccesso di potere e della violazione delle norme statutarie dell'ordinamento della Figc", nonché che "la prosecuzione del campionato avviato sulla base delle modalità previste nei gravati provvedimenti, appare all'evidenza idonea ad arrecare un pregiudizio grave e irreparabile agli interessi della ricorrente di entità difficilmente quantificabile, nelle more della decisione del merito del ricorso, anche tenuto conto della fase meramente iniziale in cui, allo stato, si trova il campionato". L'effetto è: accoglimento della "domanda di sospensione di tutti i provvedimenti impugnati, con conseguente obbligo, per le autorità competenti, di riesaminare gli stessi, sulla base della corretta applicazione del quadro normativo di riferimento". Udienza di merito fissata il 26 marzo 2019. Insomma un gran casino da cui difficilmente se ne viene fuori. Ora tocca al Presidente Gravina questa brutta gatta d apelare che con la protervia di società che pretendono di partecipaer a campionati che non gli competono0, di scavalcare tutte le regole. Il ripescaggio non è una norma ma atto una tantum utilizzato per far partire i campionati.

      Il presidente della D si dice dispiaciuto

       "Sono dispiaciuto per la FIGC e per tutta la nuova governance che questa decisione sia arrivata all'indomani dell'elezione a Presidente Federale di Gabriele Gravina. Ma, purtroppo, si è verificato quanto avevo previsto e pubblicamente dichiarato anche nel corso dell'Assemblea federale di lunedì scorso. Con questa decisione del TAR Lazio si pone il sigillo finale a quella che, senza mezzi termini, ho definito come la più dannosa gestione Commissariale che la Figc potesse avere". Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, così ha commentato la sentenza del Tar del Lazio relativa al campionato di Serie B. "Del resto - prosegue Sibilia - era sin troppo facile ipotizzare che l'improvvisa modifica, a distanza di pochi giorni e nel pieno mese di agosto, di una precedente determinazione da parte degli Organi della Gestione Commissariale (Commissario e Vice), avrebbe comportato una situazione di totale caos. Ora ci sarà da valutare se, ed eventualmente in quale misura, potranno esserci richieste di risarcimento danni, dei quali verificheremo chi dovrà risponderne, oltre alle immaginabili ripercussioni che ci saranno sullo svolgimento dei campionati in corso". "Mi sia consentito evidenziare - conclude Sibilia - come la decisione del Tar confermi anche quanto aveva sostenuto la LND a proposito della Delibera sul Calcio Femminile, che il Commissario Straordinario e, più in generale, l'intera Gestione Commissariale, avrebbero dovuto limitarsi esclusivamente agli atti indispensabili alla ricostituzione degli Organi Federali, come aveva correttamente sottolineato la Corte Federale d'Appello quando aveva annullato la Delibera che istituiva la Divisione Calcio Femminile".

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