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      Crotone probabile in A, chiesto -15 a Chievo, in B spera l'Entella

       

       

      Crotone probabile in A, chiesto -15 a Chievo, in B spera l'Entella

      17 lug 18 La Procura della Figc guidata da Giuseppe Pecoraro ha chiesto, come anticipato ieri dall'Ansa, una dura penalizzazione per il Chievo, con la conseguente retrocessione in serie B: quindici punti, da scontare nella stagione 2017-18, ovvero con valore afflittivo. Se la richiesta avanzata al Tribunale federale nazionale nel processo per le plusvalenze fittizie che vede coinvolto anche il Cesena fosse accolta porterebbe il Chievo alla retrocessione in serie B: i veneti avevano chiuso il campionato con 5 punti di vantaggio sull'ultima delle retrocesse, ovvero il Crotone. La Procura della Figc ha chiesto 15 punti di penalizzazione anche per il Cesena, che in serie B si era salvato ma che ora e' fallito. La penalizzazione di quindici punti nasce dalla richiesta di 5 punti per le tre stagioni al centro delle presunte plusvalenze fittizie. Per il presidente del Chievo, Luca Campedelli, sono stati chiesti 36 mesi di squalifica

      Crotone ed Entella sono state ammesse come parti interessate nel processo che si sta tenendo a Roma davanti al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Roberto Proietti chiamato a giudicare la posizione di Chievo e Cesena deferite per presunte plusvalenze fittizie. Il presidente dei veneti, Luca Campedelli, ha inoltre chiesto di essere ascoltato. Il dibattimento ha subito una breve pausa e alla ripresa sono attese le richieste da parte della Procura federale.

      Legali Chievo: processo infondato. “Mi aspettavo una richiesta pesante da parte dalla Procura della Figc perché di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti per suggestionare i tribunali. Più la richiesta è pesante e più è debole la proposta di deferimento". Così Marco De Luca, legale del Chievo, commenta i 15 punti di penalizzazione chiesti dalla procura Figc nei confronti del club veneto per le presunte plusvalenze fittizie nel processo davanti al Tribunale federale nazionale. Se accolta, la richiesta comporterebbe la retrocessione del Chievo in serie B. “E' un deferimento fragilissimo che contiene errori marchiani anche nei numeri. Sono abbastanza fiducioso che gli errori commessi in sede procedurale vengano sanzionati anche duramente", ha sottolineato il legale, sostenendo che "la procura si è rifiutata per due volte di ascoltare il presidente Campedelli e quindi l'improcedibilità sta nei fatti. E' un deferimento completamente infondato e non possiamo non essere fiduciosi". Riguardo l'ipotesi di improcedibilità su cui sembra puntare il Chievo, il legale ha ricordato che "un precedente di due mesi fa che impone alla procura di sentire gli incolpati e la procura si è rifiutata di farlo, quindi credo che questa improcedibilità sia consequenziale". "Anche nel merito - ha ribadito - il deferimento è totalmente infondato". Riguardo lo stato d'animo di Campedelli, nei confronti del quale la procura ha chiesto 36 mesi di inibizione, De Luca lo ha definito "molto dispiaciuto ed amareggiato, lo ritiene un deferimento inutilmente punitivo perché ha sempre rispettato alla lettera quanto disposto dalle procedure federali in merito alla contabilizzazione dei contratti di acquisto e di vendita".

      Vrenna "Noi tra pochi con bilanci in ordine". "La speranza adesso è che questi punti penalizzazione richiesti vengano confermati in tutti i gradi di giudizio. Siamo fiduciosi". Così il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, all'uscita dal Tribunale nazionale della Figc chiamato a decidere sulla richiesta di 15 punti di penalizzazione avanzata dalla Procura federale nei confronti del Chievo per il caso di plusvalenze fittizie in cui è coinvolto anche il Cesena. "È risaputo ormai da tutti che siamo una delle poche società che fattura poco ma che tiene i bilanci a posto - ha aggiunto Vrenna -. A prescindere dal fatto che meritavamo salvezza sul campo, ci siamo costituiti come parte al processo per essere riammessi visto che siamo arrivati terzultimi"

      Parma: penalizzazione. Per il presunto tentato illecito di Emanuele Calaiò, la Procura della Federcalcio, oltre a chiedere una penalizzazione 'afflittiva' per il Parma (2 punti da scontare nel campionato 2017-2018, con effetto di mancata promozione in A, o in subordine -6 dal prossimo torneo), ha chiesto una squalifica di 4 anni per Calaiò.

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