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      Il Crotone resta in B, al Cesena -15

       

       

      Il Crotone resta in B, al Cesena -15

      25 lug 18 Il Crotone resta in B. Il tribunale nazionale della federcalcio ha dichiarato l'improcedibilità nei confronti del Chievo per la vicenda delle plusvalenze fittizie (per un vizio di forma). Gli atti sono stati restituiti alla Procura federale. Per la stessa vicenda, il tribunale federale nazionale ha punito con 15 punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2018-2019 (nel caso riuscisse a iscriversi ad un campionato) il Cesena. Con la restituzione degli atti del processo, la Procura federale deve ora decidere se istruire di nuovo un procedimento procedendo a un nuovo deferimento nei confronti del Chievo e del suo presidente Campedelli.

      Il Crotone chiede nuovo processo. "Procedere con immediatezza a instaurare il nuovo processo contro il Chievo per evitare che la società Fc Crotone abbia a subire ulteriori gravissimi danni". É quanto scrivono gli avvocati del Crotone calcio, Giancarlo Pittelli e Elio Manica, al Procuratore federale della Figc, Giuseppe Pecoraro, chiedendo che "a seguito della dichiarazione di improcedibilità contro il Chievo Verona per un errore tecnico nella mancata audizione del presidente Luca Capedelli, venga subito istruito il nuovo procedimento". "Il Tribunale federale, infatti - sostengono gli avvocati Pittelli e Manica - non ha assolto la società clivense, ma ha rinviato gli atti alla Procura per rifare tutta la procedura da capo ed in modo corretto". Gli avvocati del Crotone, che è terzo interessato nel processo contro il Chievo in quanto, grazie ad un'eventuale penalizzazione della squadra veneta, potrebbe ottenere la riammissione in Serie A, chiedono, inoltre, al procuratore federale della Figc "di procedere con immediatezza alla spedizione della convocazione in favore degli incolpati richiedenti l'audizione e di instaurare, con l'urgenza che la gravità della situazione impone, un nuovo procedimento che consenta di pervenire alla decisione giurisdizionale in tempi compatibili con gli adempimenti propedeutici al regolare avvio del campionato della massima serie". Il timore del Crotone, infatti, è che il procedimento possa arrivare a sentenza dopo l'avvio dei campionati e questo penalizzerebbe dal punto di vista sia sportivo che economico la società calabrese. "Giova segnalare alla sua attenzione - concludono gli avvocati - che i fatti gravissimi posti a fondamento del deferimento della società A.C. Chievo Verona sono i medesimi già oggetto di accertamento da parte del Tribunale Federale che ha deciso la posizione della società A.C. Cesena".

      Vrenna: Epilogo paradossale. Il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, non ha alcuna intenzione di arrendersi dopo la sentenza del Tribunale federale nazionale che ha decretato l'improcedibilità, per un vizio di forma, nel processo contro il Chievo per le plusvalenze. La società calabrese che puntava alla riammissione in Serie A in caso di condanna del Chievo, ha fatto sapere in una nota che "prende atto della sentenza pronunciata questa mattina dal tribunale federale nazionale della Figc". "Pur rispettando la decisione - si legge nel comunicato - il presidente Vrenna intende continuare a far valere i propri diritti in ogni sede. Per questo é attento ma fiducioso nell'operato della Procura, auspicando l'immediata istruzione di un nuovo procedimento. Appare infatti paradossale che l'epilogo, anche alla luce della condanna nei confronti dell'altra società imputata, possa non essere quello sperato".

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