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      Cgil: Dannoso braccio di ferro sulla sanità tra Regione e Governo

       

       

      Cgil: Dannoso braccio di ferro sulla sanità tra Regione e Governo

      09 mar 19 "Il continuo braccio di ferro tra Governo regionale e nazionale un danno che aumenta la migrazione sanitaria e indebolisce la sanità in Calabria. Serve un confronto responsabile. Esprimiamo il nostro disappunto per la disputa in atto sulla sanità calabrese, animata dalla ministro Grillo, che ancora oggi si affida a sterili comunicazioni sui social invece di mettere in campo misure e azioni necessarie al miglioramento della sanità della nostra regione". E' quanto affermano, in un comunicato, il segretario generale della Cgil calabrese, Angelo Sposato e il segretario regionale Luigi Veraldi. "Ad oggi poco conta - sostengono Sposato e Veraldi - denunciare notizie già ben note ai calabresi che riguardano il Ssr esponendo rilievi statistici negativi, il continuo indebitamento ed il peggioramento dei Lea. La notizia che ci saremmo aspettati dal Ministro sarebbe stata quella dell' annuncio dei provvedimenti correttivi da concordare con struttura commissariale e giunta regionale calabrese per operare e garantire una adeguata tutela in favore dei calabresi in termini di pratica risposta al diritto alla salute. Invece ancora oggi il Ministro è protagonista di un atteggiamento che sconfina nell'attività denigratoria verso il sistema della salute, che non mette al centro i diritti dei malati e che colpisce i tanti operatori che quotidianamente , attraverso il proprio contributo lavorativo e la propria professionalità, tentano di rispondere alle effettive necessità sanitarie scontrandosi con le problematiche di un sistema che per potere essere funzionale e funzionante deve essere sottoposto ad una profonda riorganizzazione. Cosa che, purtroppo, ad oggi, non è avvenuta, ne è stato l'obiettivo dei governi nazionali, compreso quello odierno, né dei governi regionali che si sono susseguiti e ne tanto meno dell'attività dei vari Commissari per il piano di rientro dal debito. Anche l'atteggiamento reiterato del presidente Oliverio nei confronti delle diverse strutture commissariali non ha aiutato la pianificazione programmata di un piano sanitario adeguato ai bisogni di salute, ma ha dato la sensazione di una lotta di potere". Per la Cgil calabrese "alla luce dello scontro in essere con le diverse gestioni commissariali e delle dichiarazioni del ex commissario Scura su possibili infiltrazioni della criminalità nella sanità pubblica calabrese, nei mesi scorsi ha abbiamo presentato un esposto-denuncia presso la Procura antimafia di Catanzaro. La Cgil a tutti i livelli, nel prendere atto delle continue inadempienze politiche - istituzionali - amministrative e delle polemiche sterili dei relativi responsabili, si dichiara pronta ad affrontare, congiuntamente ai cittadini e agli operatori della sanità, un confronto pubblico con i governi, nazionale e regionale, per mettere in campo la sfida necessaria a programmare un effettivo miglioramento e cioè: il decollo della medicina del territorio e del modello delle Case della salute, il miglioramento della rete ospedaliera, con il definitivo avvio della costruzione dei tre nuovi ospedali (Sibari - Palmi - Vibo Valentia) ed infine il corretto rapporto tra sanità pubblica e sanità privata, quest'ultima per un'offerta integrativa e non sostitutiva di un servizio che deve continuare ad essere di preminenza e prevalenza pubblica".

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